Roma
Mojito, panini e deodoranti: paga tutto la Regione Lazio
di Fabio Carosi
Insuperabili, imbattibili e con una faccia tosta che meriterebbe quasi un premio. Succede nel Lazio, terra che una volta era in mano a Batman Franco Fiorito, quello della jeep e altro coi soldi dei rimborsi ai partiti. Passata la festa, cambiata la maggioranza, il Consiglio regionale non perde il vizio.
Il capitolo di bilancio con il quale la presidenza dell'assemblea regionale ha finanziato (forse involontariamente) spese al supermarket, bibite e persino deodoranti è quello dei contributi per le diverse iniziative culturali e le sagre che sono la passione dei piccoli comuni e spesso occasioni di reddito e di promozione per chi le organizza. Ora, la Regione Lazio è una sorta di ente specializzato nella promozione degli eventi più disparati, ma è singolare che nelle note spese compilate addirittura da piccoli Comuni per giustificare i finanziamenti, compaiano spese bizzarre che comprendono persino panini o spese al supermeket del paese. E la Regione paga, perché così la Presidenza del Consiglio (Leodori, Storace, Petrangolini, Valeriani, Quadra e Simeone) distribuisce prebende molto spesso a fini che non hanno nulla a che fare con la cultura o la promozione del territorio.
A scoprire l'ultima follia del Consiglio è stato il consigliere regionale Fabrizio Santori che si è travestito da investigatore di razza e a furia di accessi agli atti ha trovato la documentazione che lascia a bocca aperta. Denuncia Santori: "Mojito, viaggi, cosmetici, panini per tutti, cene, pernottamenti, spese nei supermercati e molto altro, sono solo una parte dei prodotti e servizi che sto trovando sugli scontrini e le ricevute relative ai finanziamenti concessi dall'Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio a Comuni e associazioni per un totale di 1 milione e 650 mila euro, a seguito dell'accesso agli atti che ho effettuato. E' esilarante, inoltre, la lettura di alcuni progetti finanziati in cui si parla della valorizzazione della cultura del territorio montano per risvegliare l'interesse dei giovani verso le tradizioni e le proprie radici. Altro che cultura, qui vedo solo la cultura del mangiar gratis a spese dei cittadini".
LA PASTORIZIA al supermarket. La nota spese spedita alla Regione Lazio per un contributo di 4 mila euro finalizzato ad un progetto per la promozione della cultura della pastorizia locale lascia di stucco. Nella documentazione c'è una fattura da quasi duemila euro per l'acquisto di prodotto alimentari, poi 1550 euro per carni e salumi e 600 euro di materiale tipografico. Il sindaco del piccolo comune, Patrizio Battisti, o è un buontempone oppure non ha riletto bene quello che ha scritto sulla relazione allegat,a dove parla di "riproposizione di riti arcaici e di sapori antichi... per risvegliare nella popolazione giovane il sentimento delle tradizioni". Quindi spiega che il 14 settembre del 2014 si è tenuto un convegno sulla pastorizia con una dimostrazione di come si realizza la ricotta, tutto condito da stand per la degustazione dei prodotti tipici. E siccome il sindaco deve aver puntato molto su questa kermesse, conclude la relazione così: "La risposta delle persone a tutte le manifestazioni proposte è stata molto soddisfacente, infatti si è sempre registrato il pienone". Così ha chiesto alla Regione il rimborso delle spese.
Ci spostiamo a Castelliri, provincia di Frosinone. Qui la rendicontazione per i festeggiamenti per "Castelliri comune dell'anno", è ricca e dettagliatissima. A fronte di spese pari a 16 mila euro, il contributo regionale è di 10 mila euro ed è stato utilizzato per una trasferta dal 25 marzo al 2 aprile addirittura in Canda, precisamente a Windsor nell'Ontario, dove si è festeggiato il gemellaggio da tra il complesso bandistico locale e il Ciociaro Club, fondato presumibilmente da frusinati emigranti nel Nord America. Da Castelliri sono partiti quindi il sindaco Francesco Quadrini, l'assessore alla Cultura Marco Fiorini e "in via del tutto eccezionale tutta la banda con maestro e presidente". La fattura parla chiaro: la vicinanza ai parenti canadesi è costata 12.600 euro solo di biglietti aerei. Ovvio che dell'eventone il Corriere Candese ne ha data ampia informazione.
Dalla Ciociaria alla provincia di Latina. Il progetto arriva dal Villaggio Fogliano, in pieno parco del Circeo. Qui la quattro giorni di iniziative nei mesi di luglio e agosto è costata 11.968 euro e comprende spese ordinarie tra Siae, affissioni, scenografie e bevande per mettere in piedi uno spettacolo dal titolo "Giardino di Mangrovie". Tra le fatture spedite alla Regione Lazio, segreteria della presidenza ce n'è una che lascia di stucco anche il cronista più avvezzo alle follie amministrative: 4 cocacole in lattina, un bel deodorante al profumo di rugiada, un mojito soda in lattina e 8 birrette Peroni, nonché pesche noci, prugne bianche, rosse e gialle e un succo di frutta. Ora l'associazione culturale che ha organizzato l'evento è libera di fare ciò che vuole, meno la Regione Lazio perché al momento di concedere il contributo dovrebbe porre la massima attenzione nella documentazione allegata.
Alla segreteria della Regione Lazio, affaritaliani.it chiede ufficialmente di poter acquisire i verbali delle sedute della commissione che ha valutato le liquidazioni dei contributi per capire se le cifre indicate negli atti che si allegano in calce sono state pagate integralmente. La Corte dei Conti potrebbe avere un'interesse sulla materia. Soprattutto per mojito e dedorante. E sono solo tre casi e pochi spiccioli rispetto al milione e 650 mila euro che la presidenza del Consiglio regionale ha speso negli ultimi due anni per promuovere.... Cosa?
(1-continua)
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