Roma
Molestie negli spogliatoi della parrocchia. Scuola calcio horror: allenatore nei guai
Rischia di finire nuovamente sul banco degli imputati l'ex allenatore di una scuola di calcio già condannato a 10 anni di reclusione per aver molestato due ragazzini. Danilo C., un operaio di 47 anni, è stato infatti querelato anche da un terzo minore che ha trovato il coraggio di raccontare gli abusi. Il bambino di 10 anni, nel corso di un incidente probatorio davanti al gup Luciano Imperiali, ha raccontato delle molestie che sarebbero avvenute negli spogliatoi della parrocchia San Giorgio Martire di Acilia. Nei giorni scorsi la Procura ha chiuso le indagini, e presto potrebbe arrivare la richiesta di rinvio a giudizio. Nei suoi confronti l'accusa è di violenza sessuale aggravata.
L'uomo, detenuto nel carcere di Velletri, era stato ritenuto responsabile delle violenze su due bambini di 9 anni dalla IV sezione penale del Tribunale di Roma presieduto dalla dottoressa Albina Fiordalisi, che lo scorso 9 febbraio aveva deciso, oltre la condanna alla reclusione, anche l'interdizione dai pubblici uffici e la revoca della patria potestà.
L'allenatore, difeso dagli avvocati Fabrizio Consiglio ed Eugenio Daidone ha sempre negato le accuse, sostenendo di non aver mai avuto problemi nei dieci anni di attività svolta presso la scuola dell'oratorio. Secondo i legali della difesa inoltre non ci sarebbero referti medici che comprovino le presunte violenze.
Ma il Tribunale aveva ritenuto invece attendibili le dichiarazioni dichiarazioni rese dai bambini, dal momento che le giovani vittime e i loro familiari non si conoscevano tra di loro: uno di loro era un allievo della scuola calcio, l’altro un amichetto del figlio. Inoltre, dal racconto dei piccoli sarebbero emerse le stesse modalità di violenza da parte dell’uomo: particolare che avrebbe fugato i dubbi su un eventuale condizionamento reciproco da parte dei ragazzini.