Roma
Mondo di mezzo, Alemanno condannato a 6 anni in Appello: “Sentenza hard”
Ignorata la Cassazione su Mafia Capitale: confermata all'ex sindaco di Roma la condanna per corruzione e finanziamento illecito
Mondo di mezzo, confermata in Appello la condanna a sei anni per corruzione e finanziamento illecito all'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno. Una sentenza che va in conflitto con quella della Cassazione, dopo tutti gli imputati furono condannati per traffico di influenze.
Il 25 febbraio 2019 Alemanno fu condannato dai giudici della II sezione penale del Tribunale di Roma che, a fronte della richiesta della Procura di 4 anni e 6 mesi per corruzione e 6 mesi per finanziamento illecito, dispose una pena di 6 anni e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. In quella occasione inoltre, i giudici disposero che Alemanno non avrebbe potuto contattare per due anni la pubblica amministrazione.
Oggi il sostituto procuratore generale Pietro Catalani, nel corso del processo di Appello, aveva però chiesto una condanna a 3 anni e mezzo.
L’ex sindaco, difeso dagli avvocati Pietro Pomanti e Filippo Dinacci, era presente in aula alla lettura del dispositivo della sentenza e subito dopo ha commentato: “Sono stato colpito da questa sentenza in aperto e inammissibile conflitto con quanto già deciso in via definitiva dalla Cassazione. Mentre la Cassazione per lo stesso fatto aveva condannato tutti gli altri imputati per il reato di Traffico d’influenze, oggi la Corte di Appello è entrata in conflitto con questa sentenza condannando solo me per corruzione. Quindi io sarei un corrotto senza corruttore, o forse mi sono corrotto da solo... A questo punto è evidente che ricorrerò in Cassazione per vedermi riconoscere una innocenza che ha già scritta nella sentenza definitiva della Suprema Corte”.