Roma
Monumento a Garibaldi: 1630 giorni per il restauro. Gualtieri: “Ferita sanata”
Inaugurato il monumento all'eroe del Risorgimento restaurato, dopo il fulmine che lo ha colpito nel 2018
È stato inaugurato il monumento restaurato a Garibaldi. “Garibaldi fu ferito”, recitava la canzone, ma a ferirlo stavolta è stato un fulmine ancora nel settembre del 2018. Gualtieri, alla cerimonia, ha parlato di una “ferita sanata”. Una ferita che ha richiesto una prognosi assai lunga: ci sono voluti 1630 giorni per riparare il danno.
Il danneggiamento è avvenuto infatti nella notte tra il 6 e il 7 settembre 2018, quando un forte temporale si è abbattuto sulla Capitale.
Oltre al sindaco Gualtieri, alla cerimonia erano presenti anche gli eredi di Giuseppe Garibaldi, il pronipote Giuseppe, omonimo, e la pronipote Annita Garibaldi Jall, e il sovrintendente ai Beni Culturali di Roma Claudio Parisi Presicce. Parisi Presicce ha spiegato la natura del danno che il monumento aveva subito: “Il fulmine determinato un’esplosione, grazie a un innesco dovuto alla infiltrazione d’acqua, con l’espulsione di una parte dei frammenti”.
Il restauro
I lavori di restauro del monumento non sono stati facili, a quanto ha spiegato Parisi Presicce. In primo luogo è stato messo in sicurezza la parte più alta del monumento, dove si trova la statua equestre di Garibaldi. Poi è stato puntellato il basamento e sono stati riposizionati i frammenti che erano stati asportati dal fulmine. Nel compiere quest'ultima operazione, ha spiegato il Sovrintendente, è stata inserita anche una gabbia di Faraday, grazie alla quale il monumento dovrebbe essere più resistente ad altri fulmini: quello del 2018 non è infatti il primo fulmine a colpire la statua. Era già successo altre due volte: nel 1944 e nel 1963.
“Grazie ai fondi del Pnrr - ha assicurato Gualtieri - restituiremo al loro splendore anche la statua di Anita Garibaldi, l’ossario garibaldino, la Fontana dell’Acqua Paola, il Faro e il Cannone”.