Roma

Morricone pronto ad incantare il Macro. “Fermarmi? Guardo sempre avanti”

L'88enne maestro, fresco di un altro Premio Oscar, incontra il pubblico

Sarà Ennio Morricone il protagonista dell’appuntamento dal titolo 'Maestri di Maestri' che il 53° Festival di Nuova Consonanza gli dedica al Macro di via Nizza martedì 6 dicembre.

Da sempre legato a Nuova Consonanza di cui è socio fin dagli inizi e con la quale ha sperimentato la produzione della sua 'musica assoluta', fra i componenti dell’ormai leggendario Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza, Morricone sarà presente all’incontro con il pubblico (ore 19.30, lo coordina Marcello Filotei insieme a Lucio Gregoretti presidente di Nuova Consonanza) che precede il concerto delle ore 21. Un’occasione di entrare in contatto con un musicista divenuto leggendario, 88 anni compiuti lo scorso 10 novembre, e alle spalle settant’anni di attività compositiva di cui cinquanta nel mondo del cinema, e di raccontare un anno, il 2016, scandito da nuovi successi, tra cui un Golden Globe e un Premio Oscar conquistati con la colonna sonora del film The Hateful Eight di Tarantino.

E a chi pensa sia intenzionato a fermarsi, il Maestro risponde con queste parole, tratte dalla sua autobiografia “Inseguendo quel suono. La mia musica, la mia vita” edito nel 2016 da Mondadori, di cui si parlerà anche durante l’incontro: “Questa lunga esplorazione, questa lunga riflessione a questo punto della mia vita è stata importante e persino necessaria. Entrare in contatto con i ricordi non significa solamente malinconia di qualcosa che sfugge via come il tempo, ma anche guardare avanti, capire che ci sono ancora, e chissà quanto ancora può succedere".

A seguire il concerto delle ore 21 in cui due musicisti fra i principali interpreti delle sue musiche, la pianista Gilda Buttà e il violoncellista Luca Pincini, insieme al Coro Goffredo Petrassi diretto da Stefano Cucci e all’Ensemble Roma Sinfonietta diretto da Gabriele Bonolis, con la voce recitante di Mariano Rigillo, e il soprano Antonella Marotta eseguono diversi pezzi della sua produzione a partire dagli anni ’70, fra cui per coro Tre scioperi (1975-88) su sonetti di Pier Paolo Pasolini, accanto a Se questo è un uomo (2001) per soprano, voce recitante, violino solista e archi su testo di Primo Levi.

Il concerto sarà aperto dalla rara esecuzione di Tre cori sacri di Petrassi, che di Morricone è stato fondamentale insegnante, ereditandone la tenacia per l’onestà intellettuale nella scrittura, in quel mettere costantemente il materiale musicale in relazione alla 'cultura e al mondo morale' che rientrano negli orizzonti della coscienza di un artista.