Roma

Morte Desirée, la Procura di Roma chiude le indagini: 7 a rischio processo

La 16enne fu trovata senza vita lo scorso 19 ottobre in un palazzo abbandonato a San Lorenzo

Morte Desirée Mariottini, la Procura di Roma chiude definitivamente le indagini: 7 persone, di cui 4 accusate di violenza sessuale ed omicidio, rischiano il processo.

 

I pm di Roma hanno chiuso l’inchiesta sulla morte di Desiree Mariottini, la ragazzina di 16 anni originaria di Cisterna di Latina, trovata senza vita all'alba del 19 ottobre scorso in un palazzo abbandonato nel quartiere romano di San Lorenzo. Sono sette le persone che rischiano il processo.

Tra queste sono quattro quelle accusate della violenza sessuale e dell'omicidio della ragazza: si tratta del nigeriano, Alinno Chima, del senegalese Mamadou Gara, detto Paco (il cui Dna è stato trovato sul corpo, sotto le unghie e sui vestiti della vittima), del ghanese Yusef Salia, e dell'altro senegalese, Brian Minthe. Gli indagati rispondono anche della cessione e della somministrazione di droga a minori. A Gara, è invece attribuita pure la cessione di droga alla vittima e il favoreggiamento della prostituzione minorile per fatti precedenti alla morte della 16enne. Nei confronti dei pusher Marco Mancini e Antonella Fauntleroy l'aggiunto Maria Monteleone e il pm Stefano Pizza contestano la cessione di droga a Desirée. Infine una settima persona, Alexander Asumado, è accusata di cessione di sostanze stupefacenti ad altre persone, sempre all'interno dello stabile di San Lorenzo.