Roma
Morte Maddalena Urbani, condannato a 14 anni il pusher: omicidio volontario
Condanna di 2 anni all'amica per omissione di soccorso: “Accertato, Maddalena sarebbe potuta essere salvata se soccorsa”
Sono stati condannati a 14 anni e a 2 anni il pusher siriano Abdulaziz Rajab e l'amica della vittima Kaoula El Haouzi per l'omicidio di Maddalena Urbani, la 21 enne morta per un'overdose di metadone il 21 marzo 2021 in un appartamento in zona Cassia. Accertata l'omissione di soccorso, “Sarebbe potuta essere salvata”.
I giudici della Prima Corte d’Assise di Roma, dopo oltre quattro ore di camera di consiglio, hanno inflitto la pena piu’ alta, 14 anni di carcere, a Abdulaziz Rajab, il pusher siriano, accusato di omicidio volontario con dolo eventuale riconoscendo le attenuanti generiche. Per Kaoula El Haouzi, amica della vittima, i giudici hanno stabilito una condanna 2 anni per omissione di soccorso. Alla lettura della sentenza erano presenti in aula la madre e uno dei fratelli di Maddalena.
I legali, “Maddalena si sarebbe salvata se fosse stata soccorsa”
“Ciò che interessava alla famiglia era sapere quello che è accaduto in quella casa. Nel processo e’ stato accertato che se la ragazza fosse stata soccorsa si sarebbe potuta salvare. Gli imputati hanno atteso oltre 15 ore prima di chiamare il 118 e quando l’hanno fatto era gia’ morta”, hanno dichiarato gli avvocati Giorgio Beni e Matteo Policastri legali di parte civile della famiglia di Maddalena Urbani, la figlia ventunenne del medico-eroe Carlo Urbani che per primo isolò il virus della Sars. I giudici hanno inoltre stabilito una provvisionale immediatamente esecutiva a favore delle parti civili, madre e fratello della vittima, di 170 mila euro.