Morto Gaetano Anzalone, portò Liedholm e Pruzzo. Il ricordo di Paolo Cento
Paolo Cento, presidente Club Montecitorio: Anzalone era l'uomo della Rometta, lui costruì le basi per il futuro”
Addio a Gaetano Anzalone, storico presidente della Roma. A dare il saluto e il giusto omaggio a un grande manager del calcio romano è stata la stessa società di calcio con un comunicato ufficiale.
Paolo Cento, presidente del Roma Club Montecitorio, sceglie affaritaliani.it per un ricordo di Anzalone.
“Ero poco più che bambinetto e ho visto la fine di Marchini e l'arrivo di Anzalone. Ho un ricordo affettuoso di quella presidenza che mandava in campo una rometta che stentava ma trasmetteva grande entusiasmo. L'unico punto di contraddizione era che lui era democristiano e consigliere comunale ma vivevo bene questa contraddizione. E' stato un presidente grande che forse viene ricordato troppo poco. E' lui che ha messo le basi per Viola e per lo scudetto. Non lo dimenticheremo mai”.
E proprio sulle mancate vittorie di Anzalone presidente, Cento riflette: “Non ha vinto, è vero ma ha costruito le basi per la Roma del terzo posto con Liedholm e per lo scudetto. Ha portato a Roma Roberto Pruzzo che possiamo considerare uno dei cinque migliori acquisti della Roma. E poi quelli erano gli anni in cui cin entusiasmavamo per il trofeo italo-inglese che era l'unica vetrina internazionale. Per chi viveva a Roma, una partita con una squadra inglese era un'occasione per guardare il calcio europeo”.
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