Roma

Muore Lando Fiorini e si spegne l'ultima voce di Roma, papà del Puff

Amatissimo dai romani, Lando Fiorini era tra l'altro l'autore dell'inno della Roma

di Patrizio J. Macci

Lando Fiorini, scomparso all’età di 79 anni, era l’ultima “voce di Roma”.

Con lui finisce la tradizione della canzone romana alla quale aveva dedicato tutta la sua vita, interpretando i classici della tradizione che aveva portato a teatro e in televisione. Con la sua voce dipingeva una città verace, spontanea, fatta di bulli e donne appassionate. Una città "de core".
Nato nel cuore di Roma nel 1938 con il nome Leopoldo, nel Rione Trastevere, aveva sette fratelli. I genitori decidono di affidarlo a una famiglia modenese dove rimane fino all’adolescenza.
Tornato a Roma svolge ogni tipo di impiego, da aiutante di bottega presso un meccanico di biciclette a “ragazzo spazzola”, ma è alla fine degli anni Cinquanta, quando lavora presso i mercati generali di via Ostiense tra una cassetta di frutta e l’altra, che scopre il suo talento "primitivo" e innato.
L’esordio vero e proprio avviene nel 1961 al Cantagiro e poi nel musical Rugantino targato Garinei & Giovannini che gli apre la porta della fama con la “effe” maiuscola.

Nel 1966 partecipa a Canzonissima e passa al cabaret sostituendo in scena l’altra romanissima Gabriella Ferri. L’esperienza con Garinei e Giovannini gli fece attraversare l’oceano: si esibì a Broadway insieme ad Aldo Fabrizi.
Il "Puff" nacque in seguito, nel cuore di Trastevere a via Zanazzo, quando la fama cominciò a scemare e il telefono non squillava più. Le sue canzoni sono una serenata alla città, una testimonianza d'amore. “Stornellata romana”, “Pè lungo Tevere”, “Barcarolo romano”, “Ciumachella de Trastevere”, “Semo gente de borgata”, “Chitarra romana”, "Roma nun fa la stupida stasera".
L’Italia intera si paralizzò per l’ultima puntata dello sceneggiato televisivo “Il Segno del Comando” con la sua voce che interpretava “Cento Campane.
Era sposato con Anna “la donna alla quale il mattino portavo la mela più bella che trovavo la notte ai mercati mentre facevo il facchino”, il cantante della Città Eterna non poteva che avere un solo amore per tutta la vita.