Roma

Muori? Prima paga la tassa di trasporto se vai fuori Comune: a Roma 192 euro

I Comuni fanno cassa sui defunti. Con gli aumenti tariffari, rispunta la tassa sul trasporto dei feretri: un balzello medioevale. Sconto bimbi

L'inflazione non fa sconti motivo per cui il Comune di Roma riesce laddove i Borboni hanno fallito: aumentare la tassa sulla morte. Non è il solito diritto di segreteria, ma qualcosa di più: cresce nel 2024 persino il prezzo per chi vuole tornare da morto al paese natio. Insomma, se feretro e corteo attraversano le meravigliose strade del Comune di Roma, devono pagare i “diritti stradali” aumentati nel 2024 a 192,12 euro.

Ma non è tanto l'aumento a stupire ma la stessa tassa. Nonostante il Dpr 285 del 1990 abbia liberalizzato il trasporto delle salme concedendo agli operatori del settore la facoltà di trasporto dal luogo del decesso al cimitero fuori comune, facoltà prima in via esclusiva all'Ama, questo balzello che sembra ispirato al medioevale viatico, il Comune non ha mai cessato di pretenderlo. E' come se il morto a Roma – bontà sua – ha espresso il desiderio di essere tumulato nel cimitero del paese natio, debba pagare la tassa per occupare, magari consumare, le strade del Comune di Roma. E di stranezze in stranezze, ai limiti della follia il Comune di Roma si manifesta magnanimo quando il funerale è di un bambino che invece di pagare 191,12 euro per attraversare la città gode di un'agevolazione che porta il costo per la famiglia a 126,38 euro.

Lo sconto surrerale riservato al trasprto delle salme dei bambini

costi 2024 cimitero flaminio romaInuovi prezzi del Cimitero Flaminio
 

E qui bisognerebbe interrogare il burocrate per capire il motivo dello sconto: una delicatezza per il lutto drammatico? Il carro funebre, trasportando un piccolo pesa meno e quindi “usura meno” le strade? Perché la stessa regola dell'età viene poi applicata anche per le sepolture nel cimitero Flaminio dove la sepoltura all'interno ad esempio, invece di costare con l'aumento 2.759,79, si ha in concessione scontata a 1568,46. Tralasciamo la similitudine sgradevole tra un cimitero e una concessione balneare, perché se in spiaggia la prima fila di ombrelloni e sdraio vale perché è prossima alla battigia e i vicini di lettino sono dimeno, non è ben chiaro come motivi la differenza di sepoltura tra la prima fila e la quinta fila dei loculi e il relativo costo.

Al Flaminio ogni fila di loculi ha il suo prezzo... Come gli ombrelloni al mare

Ma se si tratta di un ossario, allora le file crescono: sono quattro categorie dove la democrazia della morte accorpa le file da 1 a 3 con una tariffa e le file da 4 a 6 con un'altra. Chi non ha soldi per ammirare il panorama senza intralci di altri colleghi cadaveri, si deve accontentare delle file 7 e 8 oppure le 9 e 10 che costano ancora meno. Nel catalogo dell'Ama c'è persino quella che è stata soprannominata la “doppia fila”: i loculi “esterni” decisamente appetibili per chi non vuole o può spendere, con la nona e decima fila che nel 2024 costano 282,45. Praticamente un affarone.

Cerveteri, Ladispoli e Fiumicino: qui la tassa di trasporto non c'è

Dunque, ricapitoliamo: se morite a Roma e volete essere sepolti nel Comune della Provincia dove molte famiglie hanno storiche cappelle, dovete “pagà” il viatico. Meglio va a Fiumicino, Cerveteri e Ladispoli che il diritto di transito non lo chiedono. Peggio a Montecompatri dove la tassa per viaggiare in carro funebre arriva a 450 euro tonde tonde. L'unica giustificazione viene forse dalle strade in salita oppure in discesa. Misteri della burocrazia.

I furbetti di Palestrina: qui si paga anche se il trasporto lo ordina la Procura

Tutto sommato a Palestrina, sempre provincia di Roma si risparmia: qui il passaggio sulle meravigliose strade costa “solo” 150 euro ma attenzione, perché i furbetti del piccolo comune sono capaci di tutto. Come è accaduto alla famiglia di un ragazzo morto in incidente stradale e trasferito su ordine della magistratura a Roma, all'ospedale di Tor Vergata su ordine della Procura di Velletri che ha disposto l'autopsia e quando il corpo è stato restituito alla famiglia per i funerali, mamma e papà hanno dovuto pagare la tassa di trasporto, nonostante fosse stato eseguito su ordine della Procura e eseguito dalla Polizia Mortuaria. Il termine vergogna non è sufficiente per definire il cinismo dell'addetto comunale.

Per i Comuni l'importante è incassare denaro

Ultima considerazione: pur essendo la tassa sul trasporto folle e forse anche illegale, a pagarla sono le imprese di pompe funebri che poi la ribaltano giustamente sulle famiglie. Balzelli e tasse non hanno nessuna pietà per chi conclude la sua vita terrena. L'importante è incassare denaro contante.

“Aumenti loculi e trasporti fuori comune, il Pd batte cassa anche sui morti”