Roma
Musulmani “occupano” piazza Vittorio per pregare. “Ridateci le moschee”






L’associazione Dhuumcatu: “Così siamo bloccati e non possiamo pregare”
La preghiera del venerdì dei musulmani trasloca in piazza: in centinaia hanno pregato all'aperto, in strada, per denunciare la chiusura di cinque sale di preghiera a Roma.
Tre grandi tappeti e centinaia di musulmani seduti a terra, a gambe incrociate. Le scarpe lasciate ai lati dei tappeti e i credenti in posizione simile di preghiera per riprodurre l'immagine di una sala per pregare: questa è la scena che si presenta a piazza Vittorio Emanuele, dove centinaia di musulmani manifestano per sottolineare quanto successo di recente "con la chiusura di cinque sale preghiere a Roma".
"Ultimamente cinque sale preghiera sono state chiuse perciò stiamo facendo questa quarta tappa della preghiera del venerdì in piazza con l'idea di portare una denuncia e dire che in questa situazione siamo bloccati”, spiega Bachcu, rappresentante dell'associazione Dhuumcatu, organizzatrice del presidio odierno.
“Abbiamo anche un altro appuntamento il 21 a piazza Venezia, con un'altra preghiera in piazza". L'idea, infatti, è quella di fare un "copia e incolla" di una sala di preghiera nelle piazze, così come la definisce Bachcu.
Dopo un momento di raccoglimento e confronto, i manifestanti hanno iniziato una vera e propria preghie
ra sul marciapiede al lato di piazza Vittorio, dove si è svolto il presidio. Sulla ringhiera della piazza uno striscione rosso appeso dai manifestanti: "Chiudere un luogo di culto è un atto contro la fede".
"Abbiamo parlato della questione con l'assessorato alle Politiche sociali del Comune e ci ha detto che stanno cercando di capire cosa fare e come intervenire", conclude Bachcu.