Nanotecnologie: il futuro della scienza va in scena a Roma con NanoInnovation
All’Università La Sapienza la terza edizione della conferenza dove si confronteranno i massimi esponenti delle nanotecnologie
NanoInnovation: conto alla rovescia per la terza edizione della conferenza che si terrà a Roma alla Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale della Sapienza, dall’11 al 14 settembre.
I massimi esponenti delle nanotecnologie si confronteranno al Chiostro rinascimentale del Sangallo, n Via Eudossiana 18, per discutere sulle molteplici sfaccettature di questa disciplina che abbraccia diversi segmenti della ricerca accademica e industriale.
Oggi infatti le nanotecnologie rappresentano per la scienza e la tecnologia un ramo in forte crescita attraverso processi innovativi che stanno influenzando radicalmente la quotidianità della nostra esistenza. La multidisciplinarietà e la trasversalità delle applicazioni nanotecnologiche sta raggiungendo livelli fino a qualche anno fa impensabili, grazie alla scoperta continua di fenomeni fisici alla nanoscala in settori come la chimica organica, la biologia molecolare e la fisica dei semiconduttori.
La trasversalità applicativa di queste discipline, già ai massimi livelli, è in continua evoluzione, considerando che ormai tutti i settori tecnici-scientifici stanno traendo beneficio dalle stesse. Ma non è tutto. Le aspettative e le potenzialità future sono addirittura maggiori, grazie al continuo approfondimento e alle nuove conoscenze scientifiche affrontate da molteplici punti di vista.
“Nanoinnovation - precisa il Prof. Marco Rossi, coordinatore del Comitato Organizzatore - ha come obiettivo principale e caratterizzante quello di mettere in contatto accademia, ricerca e sistema imprenditoriale allo scopo di presentare idee innovative, trasferire know-how, permettendo l’integrazione di conoscenze ed esperienze tra i diversi settori di applicazione".
"Il convegno - conclude Rossi - è quindi strutturato per favorire l’interazione e lo scambio di opinioni e aspettative con il duplice scopo di contribuire sia alla crescita di una coesa e connessa comunità scientifico-tecnologica nazionale, che al monitoraggio dell’evoluzione delle nanotecnologie e delle altre tecnologie abilitanti (KET) e del loro ruolo per una innovazione realmente sostenibile”.
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