Roma
Nascita, vita e morte: “Il ciclo della vita” al museo di Villa Giulia
Al museo di Villa Giulia reperti archeologici etruschi e scienza medica spiegano i principali passaggi della vita
di Maddalena Scarabottolo
Medicina, storia, arte e archeologia spiegano, al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, le fasi della nascita, della crescita e della morte. La mostra “Il ciclo della vita” si potrà visitare, fino al prossimo 6 ottobre.
“Il ciclo della vita: Nascere e rinascere in Etruria” viene presentata al pubblico grazie alla collaborazione di quattro importanti istituzioni di Roma: Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, la Fondazione “San Camillo-Forlanini”di Roma, dal Museo di Storia della Medicina e dal Polo Museale dell'Università di Roma “Sapienza”. L'unione di queste forze ha permesso di creare una mostra multidisciplinare in quanto presenta aspetti legati all'archeologia ma anche alla medicina. “Il ciclo della vita” affronta, grazie a reperti archeologici, i momenti salienti della crescita fisiologica di ogni essere umano. Nell'Italia degli antichi Etruschi questi cambiamenti erano ritenuti talmente importanti da essere posti sotto la tutela degli dei e celebrati a livello sociale con riti e cerimonie.
La prima sala dell'esposizione mostra dei reperti interessanti che esplicano molto bene l'importanza che gli Etruschi rivolgevano al tema della natalità e alla maternità in tutte le sue fasi. Si potranno quindi ammirare degli uteri in terracotta provenienti da Vulci, come piccole statue votive che narrano in modo del tutto naturalistico gli stadi della crescita di un qualsiasi bambino. Tutta questa attenzione era dovuta all'importanza che gli antichi attribuivano al concetto della sopravvivenza della specie e dunque molti doni offerti alle divinità avevano proprio un legame stretto con la fertilità umana e la fecondità dei suoli.
Nella seconda sala invece si prosegue con il tema della sconfitta della malattia, della vecchiaia e della morte, per giungere ipoteticamente all'eternità. L'interesse nei riguardi di questo tema eterno si ritrova anche nel mito e nell'immaginario delle genti etrusche. Il vaso di bucchero da Cerveteri mostra ad esempio la figura di Medea che ringiovanisce Giasone mediante bollitura in un calderone. Protagonisti di questa sezione sono anche il mito di Arianna la quale raggiunge l'immortalità grazie alla fedeltà dell'amore coniugale di Dioniso e il mito di Eracle.
L'archeologia si rapporta a questo punto con le nuove frontiere della medicina grazie alla spiegazione di nuove evoluzioni tecnologiche che permettono di affrontare il tema del prolungamento della vita con trapianti d'organo e la chirurgia plastico ricostruttiva.
Lo sfondo scientifico della mostra fa inoltre da cornice al “Premio 2019-Eccellenze in Sanità”, previsto per la giornata del 12 giugno presso il Museo di Villa Giulia, durante il quale verranno premiati illustri protagonisti italiani della Medicina.