Roma
Navalny morto, fiaccolata bipartisan in Campidoglio, cori contro la Lega



"Per Navalny, per la libertà". E' lo slogan della fiaccolata in Campidoglio in memoria del principale oppositore russo, morto in prigione
"Per Navalny, per la libertà". E' lo slogan della fiaccolata in memoria del principale oppositore russo, morto in prigione, iniziata alle 18:30 in piazza del Campidoglio, a Roma. L'iniziativa, lanciata dal leader di Azione, Carlo Calenda, vede presenti tutte le forze politiche, compresa la Lega.
Al Carroccio e a Matteo Salvini non risparmia critiche il segretario di +Europa, Riccardo Magi.
Le parole di Magi
"Caro Salvini, non puoi fare tutte le parti in commedia. Ricordo benissimo quando definivi l'arresto di Navalny una 'montatura mediatica', che era un leader solo del '3%'. La fiaccolata per Navalny - ricorda Magi - non può trasformarsi nel festival dell'ipocrisia delle anime belle della Lega".
Calenda
"Sono contento che tutte le forze politiche siano qui. Non è una cosa comune per l`Italia. È un segnale importante di solidarietà per chi muore per la libertà. I dissidenti russi combattono per la libertà che è un valore universale e non è limitato al Paese per cui si combatte. Noi siamo qui per questa ragione", ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, alla fiaccolata a piazza del Campidoglio. "Il 24 febbraio prossimo saro' in Ucraina nell'anniversario dell'invasione russa", ha ricordato Calenda.
Gualtieri a Putin: siamo qui per gridare "fermatevi"
Da Roma "parte un appello a Putin. Oggi siamo qui a gridare "fermatevi". Come capitale abbiamo pagato anche noi le conseguenze nefaste del tracollo della democrazia. La morte di Navalny" magari "la considerano come atto di forza ma in realtà è un segno di debolezza, di paura e di distacco dal popolo russo", dice il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
Lega contestata in Campidoglio, "vergogna, via"
Breve contestazione all'arrivo del capogruppo al Senato della Lega, Massimiliano Romeo, in piazza del Campidoglio. Alcuni dei presenti hanno scandito le grida 'Vergogna, vergogna. "Via, via". E ancora "parlaci di Savoini, dove sono i 49 milioni? Vattene a Mosca, leghista".