"No al formaggio senza latte". Coldiretti: è guerra all'Europa - Affaritaliani.it

Roma

"No al formaggio senza latte". Coldiretti: è guerra all'Europa

Mercoledì 8 luglio 2015, dalle 9,30, ci sarà anche una rappresentanza degli allevatori e produttori del settore lattiero caseario laziale davanti al Parlamento per ricordare a consumatori e politici che i “formaggi e lo yogurt si fanno con il latte e non come vuole imporre l’Unione Europea anche con la polvere di latte, le cagliate congelate e altri sottoprodotti che del latte non hanno neanche il colore bianco”. Così Coldiretti Lazio.
“Le incoerenze di un’Europa che, in nome della libertà di concorrenza, vuole imporre standard qualitativi al ribasso per prodotti caratteristici e tipici dei nostri territori, mette a rischio il lavoro anche delle circa 1500 aziende lattiero casearie che operano nel Lazio oltre che le eccellenze di formaggi della tradizione e di quelli che rappresentano un fiore all’occhiello delle nostre terre come il pecorino romano DOP del Lazio, la ricotta romana DOP, o il cacio Fiore di Columella”, ha dichiarato il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri .
“La contraddizione – prosegue Aldo Mattia, direttore di Coldiretti Lazio – risiede nel fatto che, nelle stesse ore, mentre manifesteremo a Roma, a Milano nel Padiglione Coldiretti a EXPO, la Coldiretti del Lazio presenterà al mondo le proprie eccellenze agroalimentari fondate sulla qualità della materia prima e sul lavoro degli agricoltori che sul prodotto mettono la propria faccia  e la propria reputazione. Non a caso la Coldiretti ha portato alla Esposizione Universale di Milano i propri produttori da protagonisti, volendolo annunciare al mondo già a partire dai maxi volti degli imprenditori soci che campeggiano sulle pareti del proprio Padiglione .”
“Accettare questo tipo di diktat da parte della burocrazia comunitaria significa non solo umiliare il lavoro degli allevatori e produttori ma anche ingannare i consumatori se al danno di un formaggio senza latte si aggiunge la beffa di un’etichetta poco trasparente che non indica l’origine e la composizione in maniera chiara, permettendo scelte consapevoli”, sottolinea ancora Mattia.
“La nostra battaglia, anche solitaria – conclude Granieri, continuerà con l’obiettivo di difendere la legge n.138 dell’11 aprile del 1974 che da oltre 40 anni garantisce all’Italia primati a livello internazionale nella produzione casearia anche grazie al divieto dell’utilizzo della polvere al posto del latte. L’annullamento di questa norma provocherebbe l’abbassamento della qualità, l’omologazione dei sapori, un maggior rischio di frodi e la perdita di quella distintività che solo il latte fresco con le sue proprietà organolettiche e nutrizionali assicura ai formaggi, yogurt e latticini Made in Italy e Made in Lazio”.
Nel corso della mattinata sarà possibile conoscere direttamente il metodo tradizionale di preparazione del formaggio, saranno svelati i trucchi dei “furbetti del formaggino” che vogliono speculare sulla qualità italiana e presentato uno studio Coldiretti sui primati lattiero caseari italiani nel mondo.