Roma

"Noi al lavoro con l'incubo diossina". Fiumicino, giallo aria tossica dopo il rogo

I lavoratori sono pronti ad incrociare le braccia se non verrà fatta chiarezza sulla salubrità dell'aria all'interno dell'aeroporto di Fiumicino dopo il rogo che venti giorni fa ha devastato il terminal T3.  La denuncia dei sindacati Cgil, Cisl e Uil di Roma e del Lazio che accusano Adr, Enac e la Regione Lazio di non aver ancora fornito risultati certi delle analisi effettuate all'interno dell'area.
"I lavoratori in questi giorni, giustamente preoccupati ma responsabilmente - scrivono i sindacati - hanno continuato a garantire l’apertura del Terminal a fronte delle rassicurazioni di Adr sulle condizioni ambientali e sanitarie".

A destare il timore dei lavoratori è la comunicazione da parte di Arpa Lazio del rilevamento di livelli di diossina ed altri agenti tossici. Tuttavia la valutazione sanitaria della pericolosità degli stessi è, secondo l'agenzia regionale, in mano alla Asl o all'Istituto Superiore di Sanità. L'ultimatum arriva dai sindacati: "Se nelle prossime ore non verrà fatta chiarezza sulla vicenda - concludono - indiremo uno sciopero di tutti gli addetti con il conseguente blocco di tutte le attività".

Sulle analisi dell'Arpa che parlano di “diossina, Pcb e furani in quantità rilevante” è la stessa Procura di Civitavecchia a volervi veder chiaro ed è stato aperto un nuovo fascicolo di inchiesta: nel registro degli indagati un manager di Adr sospettato di aver fatto lavorare il personale nei giorni successivi al rogo violando le norme in materia di tutela della salute, e un dirigente dell'Asl Rmd per violazione della normativa sulla sicurezza.

A quanto si apprende da fonti investigative la Procura di Civitavecchia avrebbe inoltre disposto il sequestro preventivo del molo D del Terminal 3 dell'aeroporto di Fiumicino, riaperto dieci giorni dopo l'incendio dello scorso 7 maggio.

Nel frattempo dall'Asl fanno sapere che il Laboratorio di Igiene Industriale della Asl Roma F di Civitavecchia, ha escluso la presenza di fibre di amianto mentre "la valutazione degli inquinanti rilevati, in particolare diossine e furani, e del rischio di esposizione, è in corso presso l'Istituto Superiore di Sanità. Su tali valutazioni si effettuerà una stima dell'esposizione dei lavoratori nelle aree di rilevazione. In settimana è previsto un incontro Iss e Asl Roma D per il perfezionamento del piano di monitoraggio".