Roma
Nomade, 12 figli e 30 anni di carcere da scontare: borseggiatrice in cella
La bosniaca questa volta non ha potuto evitare la galera: negli ultimi anni era stata arrestata oltre 20 volte. Nel 2018 aveva aggredito una troupe de Le Iene
Nomade, trentatré anni, 12 gravidanze alle spalle per evitare la galera e 30 anni di carcere da scontare. Questa volta però la borseggiatrice bosniaca non è riuscita ad evitare il carcere.
A seguito infatti dell’ultimo provvedimento emesso lo scorso 29 maggio dal Tribunale di Milano, la donna si era rifugiata con i suoi figli in un appartamento a Torvaianica, dove già in passato aveva stabilito la sua “base operativa”.
Dopo accurate indagini i Carabinieri della locale Stazione l’hanno rintracciata mentre passeggiava sul lungomare con l’ultimo figlioletto, un bimbo di appena un anno. Alla vista dei militari, la donna ha riferito che stava per costituirsi e non ha opposto alcuna resistenza. Dai successivi controlli, i Carabinieri hanno accertato che in questi ultimi anni la donna aveva fornito spesso nomi diversi ed è stata arrestata più di 20 volte tra Roma e Milano, ove si era resa responsabile di furti, borseggi, reati in materia di stupefacenti e contro l’amministrazione della giustizia.
Questa volta la 33enne è stata arrestata e rinchiusa nel carcere di Rebibbia dove sconterà un cumulo di 12 sentenze per una somma complessiva di 30 anni di reclusione.
La donna, in un servizio della trasmissione “Le Iene” del 24 ottobre 2018, circa la presenza delle borseggiatrici a Venezia, si era resa protagonista di un’aggressione nei confronti dell’inviato Nicolò De Diviitis.