Roma

Nomine, Raggi beffa Zingaretti. Enrico Gasbarra Ad di Eur Spa: fumata nera

Il Comune di Roma si mette di traverso e boccia la candidatura di Gasbarra come top manager di Eur Spa. Dietro c'è anche lo zampino di Di Maio

Enrico Gasbarra amministratore delegato di Eur Spa: fumata nera. Pur col risicato 10%, il Comune di Roma si mette di traverso al Mef e al Pd che volevano l'ex eurodeputato come top manager della cassaforte immobiliare del quartiere Eur.

I rumors hanno attribuito direttamente a Virginia Raggi il No. La prima convocazione dell'assemblea dei soci è sfumata con un nulla di fatto e le intenzione del Comune di Roma sono state chiare: impossibile sostenere politicamente per il Movimento 5 Stelle la nomina, ragion per cui “se l'azionista di maggioranza vuole farlo, se ne deve assumere la piena responsabilità”. E così, sino a quando non si troverà un nuovo accordo, Enrico Pazzali (oggi con bilancio approvato e dimissionario) resterà all'ordinaria amministrazione e alla guida degli asset strategici di Eur dopo aver sanato il bilancio e abbattuto il debito bancario.

Ma dietro la mossa del cavallo di Roma Capitale, i soliti ben informati vedono la base del Movimento in subbuglio. Non è tanto lo skil di Gasbarra a sollevare perplessità, quanto la somma degli incarichi come consulente diretto del ministro Gualtieri e presidente dell'Ipab della Regione Lazio.

Ma c'è anche chi è convinto che dietro la prudenza delle Finanze ci sia lo zampino di Luigi Di Maio, pronto a mettere sul piatto dei rapporti tra alleati, Pd-M5S, una scelta considerata come una forzatura. In questo scenario di intrighi e tatticismi industriali Virginia Raggi, data per sconfitta, paradossalmente ne esce vincitrice. Anche perché dal Movimento qualcuno ha fatto notare alla Raggi che Enrico Gasbarra è stato uno degli artefici della vittoria nel Municipio Roma I alle Suppletive per le dimissioni di Gentiloni. Troppo anche per un Movimento di Governo fin troppo accomodante con il Pd.

Chi ci rimette alla fine è solo Enrico Gasbarra che, dopo l'esilio in Europa, già sentiva il profumo di un incarico prestigioso in un'azienda che ha archiviato con la vendita della Lama il periodo finanziario più brutto degli ultimi anni.

A chi chiedeva se fosse pronto a festeggiare la nomina, da giovedì sera Gasbarra prudente ripeteva: “Non è così semplice come sembra”. È stato profetico.

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