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Roma
Omicidio Sara, due testimoni: “Non abbiamo capito che era in pericolo”

Interrogati dagli inquirenti, i due ragazzi che hanno visto Sara Di Pietrantonio e Vincenzo Paduano discutere la notte tra sabato e domenica dichiarano di non aver capito come stessero andando le cose, e di aver realizzato troppo tardi che la ragazza era in pericolo.

“Stavo accompagnando a casa la mia fidanzata in moto”, ha raccontato il primo, un meccanico di 18 anni che lavora nella stessa zona dove è avvenuto l’omicidio. “Ho visto una ragazza di spalle, che litigava vicino a un’auto con un ragazzo. Quando sono ripassato, dopo una mezz’ora, ho notato l’auto bruciata, ma non ho collegato i due episodi”.

Così invece ricostruisce l'accaduto il secondo testimone, anche lui passato in moto: “Ho visto una ragazza bionda che si stava sbracciando – ha detto – ma non avevo capito che stesse chiedendo aiuto. Sono andato a casa e quando il giorno dopo sono andato a giocare a calcetto, i miei amici parlavano dell’omicidio. A quel punto ho capito”. Troppo tardi, forse poteva essere salvata.

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