Roma

Novità nella basilica di Sant'Agostino: c'è una corona di rami di rose d’oro

Una corona di rami di rose fusa nell’oro e sospesa in aria, il simbolo di una storia umana di dolore personale che, trasfigurata nell’arte, diventa universale. Questa è Stabat Mater Dolorosa, l’installazione di Giovanni Manfredini con il contributo di Ennio Morricone, che da oggi sarà visibile all’interno della Basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio.

Un’opera esaltata dalla musica del maestro Morricone, che ha dedicato all’installazione un suo brano originale, La via della croce, in un felice connubio di arte, suoni e parole per un percorso di profonda introspezione. Le parole sono infatti dello Stabat Mater di Jacopone da Todi, recitato dalla suora Anna Maria Canopi.

Una operazione fatta all’insegna del dialogo sempre costante tra arte antica e contemporaneità come sottolinea il Soprintendente Speciale Daniela Porro: "Con questa installazione, impreziosita dalle musiche del grande Ennio Morricone, si consolida la vocazione di questa Soprintendenza alla contaminazione tra le arti di diverso genere. Una fusione resa ancora più eccezionale dalla sacralità del luogo che ospita l’opera".

Un progetto coordinato dalla Soprintendenza e abbracciato con entusiasmo dall’Ordine di Sant’Agostino, come si può cogliere dalle parole pronunciate dal Priore Provinciale, Padre Giustino Casciano: “Osserviamo la corona d’oro sospesa in aria incuriositi. La musica del sommo maestro Ennio Morricone ci avvolge. Le parole dello Stabat Mater di Jacopone da Todi penetrano nel cuore”.

Una scelta non casuale quella della Basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio, oggetto di un importante restauro da parte della Soprintendenza Speciale di Roma, diretto dall’architetto Alessandro Mascherucci: “L'opera di Manfredini troverà collocazione nello straordinario contesto della cappella dei Santi Agostino e Guglielmo, decorata da Giovanni Lanfranco all'inizio del XVII secolo, uno dei tanti tesori di Sant’Agostino. La Basilica, innalzata in epoca rinascimentale, custodisce capolavori di varie epoche e vivrà presto un rinnovato splendore, grazie a un grande restauro che ha interessato importanti sezioni dell'edificio e significative opere conservate al suo interno”.

L’istituzione promotrice del progetto, in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini, è la Fondazione casa dello spirito e delle arti, che si fa testimone di un sodalizio umano e artistico tra Arnoldo Mosca Mondadori, presidente della Fondazione, il maestro Ennio Morricone e l’artista Giuseppe Manfredini, già fautori, insieme, di opere sacre e a sfondo umanitario.