Nuda per il Cagliari, dietrofront per pudore. La Casula a San Pietro: "Non lo so, ci ripenso"
L'ennesimo servizio fotografico, poi il week end a Roma per onorare il Giubileo. Tra profano e sacro, si consuma la crisi della fotomodella che aveva promesso di spogliarsi qualora il Cagliari avesse conquistato la serie A. E con la squadra di Rastelli che veleggia in testa alla classifica con 55 punti, "nuda allo stadio Sant'Elia" sta diventando una certezza matematica.
Ma se il campo di calcio per ora da certezze agli ultras, Francesca Casula, la fotomodella che aveva promesso di onorare la vittoria della sua squadra mostrando le grazie senza veli, ora tentenna. Ad un amico titolare di un'agenzia di intrattenimento che l'ha accompagnata a San Pietro per il passaggio nella Porta Santa, avrebbe confessato una sorta di "pudore religioso", un dietrofront clamoroso rispetto ad un impegno. "Non so se ce la faccio, ho sempre pensato che il nudo fosse un'espressione del corpo, un dono della natura, ma dopo aver visto in piazza San Pietro tanta gente, forse è il caso che io eviti...".
Paradosso dei paradossi, la "conversione" della Casula, già testimonial sexy per Ducati, Yokoama e Cimbria, è arrivata due giorni dopo l'ennesimo servizio fotografico realizzato a Cagliari e propedeutico ad un progetto top secret che l'ha portata a Milano per due giorni. Appuntamento con l'ultima giornata di campionato della Serie B. Salvo sorprese della corazzata Cagliari, è allora che la Casula scioglierà il nodo.
Se Cagliari torna in A sfila nuda. O quasi. Francesca, la sfida dell'ultras
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