Roma
Nuova bufera Atac: inchiesta su gomme e distacchi presso i sindacati
Il dg Rettighieri: "Azienda colabrodo i documenti erano riservati"
Nuova bufera sull'Atac, con il diggì Rettighieri che spedisce un dossier in Procura e il senatore Stefano Esposito che rincara la dose. Gomme dei bus cambiate anche quando forse non servivano, poi personale messo a disposizione dei sindacati (il cosiddetto distacco) e, infine, l'allegra gestione del Dopolavoro Atac che eroga i pasti senza alcun tipo di controllo sulla quantità del servizio.
La nuova bomba che rischia di mettere definitivamente in ginocchio l'azienda esplode a pochi giorni dalle elezioni e mentre impazza il dibattito su risanamento o privatizzazione, il direttore generale Rettighieri va in Procura e deposita tre fascicoli. Ce n'è abbastanza perché proprio l'Atac diventi il tema nevralgico della campagna elettorale.
Spiega Rettighieri in un nota: "Abbiamo consegnato 3 fascicoli separati in Procura, io e l'amministratore unico, con tanto di ricevuta firmata dal procuratore capo Pignatone, che ha avuto la bontà di riceverci”. “Il problema c'è, sussiste, - ha continuato - c'è stato un audit specifico su questi 3 argomenti. Abbiamo ravvisato strada facendo che c'era la necessità di approfondire ma i nostri mezzi non sono quelli della Procura, per cui ieri abbiamo depositato 3 fascicoli separati. C'era l'invito da parte del Procuratore Capo a rimanere silenti ma come al solito in Atac, a volte la definisco 'impresa colabrodo', è difficile mantenere all'interno delle informazioni”.
Proprio dalla fuga di notizie è nata la denuncia pubblica del senatore Stefano Esposito che, dopo aver fatto l'assessore è evidente che ha mantenuto contatti con le gole profonde, tantì che si sarebe visto recapitare in albergo un fascicolo bollente. Così durante l'audizione alla Commissiona Trasporti della Camera dei vertici Atac, l'ha tirato fuori: "Ieri sera rientrando nella mia dimora romana, che è un albergo, ho trovato una busta che è stata lasciata in porteria con dei documenti dove sono contenute alcune cose che se vere sarebbero di particolare rilevanza. Tra oggi e domani li porto alla Procura della Repubblica”.
Tre gli argomenti trattati: distacchi sindacali, fornitura di gomme e gestione dei pasti. “Si tratta di materiale che, se vero, – ha commentato Esposito con l'agenzia di stampa Omniroma alla fine dei lavori della Commissione – documenta truffe”. “Una situazione – ha spiegato in Commissione - che testimonierebbe che ci sarebbe da parte di Atac una concessione di distacchi sindacali abnorme e dati senza autorizzazioni, con un esborso di costi che non oso citare”.
“Poi – ha detto - ci sarebbe una questione titolata 'gestione pneumatici affidata a una Srl, con tanto di tabella allegata, da cui risulterebbe che nel 2013 sarebbero stati sostituiti 7104 pneumatici, mentre il parametro di sostituizione era pari a 1600, con una differenza di gomme sostituite in più rispetto a quello che doveva essere di 5 mila. Il contratto prevedeva, secondo i documenti, 8,7 milioni di euro mentre Atac ha eseguito pagamenti per un importo totale di 16 milioni, a fronte del fatto che non si capisce chi ha autorizzato il pagamento delle fatture e se qualcuno abbia controllato”. “Poi – ha continuato - c'è un'ulteriore questione relativa alla gestione del dopolavoro di Atac, con una contribuzione annua di oltre 4 milioni di euro da parte dell'azienda, dove vengono erogati pasti ma non ci sarebbe il contratto. Atac paga a piè di lista senza sapere quanti pasti vengono erogati, non c'è controllo sulle cucine, non si sa se sono adeguate e questo sarebbe frutto di un accordo con i sindacati datato 1974 e Atac continua a pagare”.