Nuovo Stadio, con 1,6 mld Roma esce dalla palude della disoccupazione
Martedì il faccia a faccia tra il vice Raggi, Berdini e i vertici dell'As Roma
di Fabio Carosi
Sul Nuovo Stadio della Roma l'assist più emotivo arriva giustamente da Alessandro Florenzi. Dopo l'infortunio e l'intervento cammina, tira calci alla palla e sogna. Florenzi sogna di giocare a Tor di Valle “in uno stadio infuocato dove sentire da vicino il respiro dei tifosi” ma evidenzia come e con più trasporto di un economista navigato e di un politico alle prese col governo della città, il vero valore del Nuovo Stadio: “Darà innanzitutto tanti posti di lavoro, c'è gente a casa che ha voglia di lavorare per salvare la propria famiglia".
Perché il sogno dell'As Roma, per il quale il Campidoglio ha finalmente rotto il silenzio invitando il vertici societari ad una riunione nel pieno della procedura autorizzativa della Conferenza dei servizi con il vicesindaco e l'assessore all'Urbanistica Berdini, è riassunto in un solo numero: 5 mila e 500 posti di lavoro reali, generati solo dal cantiere per la sua realizzazione e dall'indotto gestionale.
A questi andrebbero poi sommati altri 4 mila occupati che arriveranno dal business park, ma quella è un'altra storia legata non al progetto ma alla sua capacità di attirare uffici e servizi e di spostare l'asse della città dal centro-nord al sud.
L'apertura che arriva dal Comune di Roma in piena presentazione dello studio del La Sapienza, che sancisce senza se e senza ma che il Nuovo Stadio vale due volte e mezzo l'Expo di Milano ma anche un Giubileo della Misericordia ogni due mesi e mezzo per 9 ani, in termini di prodotto interno lordo e di contributo al fisco nazionale e a quello di Roma, è il segno che il Campidoglio ha compreso il valore dell'opera e vuole aprire un tavolo di discussione con Pallotta&Parnasi. Sarà per questo che al termine della presentazione dello studio de La Sapienza le bocche si sono cucite. Silenzio dal Dg dell'As Roma, Baldissoni e solo sorrisi da Luca Parnasi, presidente di Eurnova, perché prima dell'incontro con Paolo Berdini è necessario non alimentare nessuna polemica.
Una cosa è certa: Il preside della Facoltà di economia del La Sapienza e il suo team hanno certificato mettendoci la faccia ce il Nuovo Stadio è l'unico progetto in campo nella città che a malapena è sopravvissuta alla crisi economica a dare un po' di respiro. E chi si mette di traverso su un investimento da 1,6 miliardi di euro è bene che metta in conto le conseguenze, politiche economiche e sociale della sua scelta. Berdini in primis e il sindaco Raggi sono avvisati.
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