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Roma
Obbligo di vaccino: mailbombing sulla Corte Costituzionale, la sfida di Amici

Un milione di Pec spedite entro la fine di settembre alla Corte Costituzionale per intasare il sito e “dire no all'obbligo di vaccino”. E' l'ennesima provocazione del medico di base di Ardea che ha lanciato un appello in rete: “L'obbligo è incostituzionale”.

Scrive Amici, leader del movimento Amici per l'Italia, sul suo sito web: “A ottobre la corte costituzionale deciderà se rendere obbligatorio il vaccino. Inutile quindi ricordarvi che qui si gioca il tutto per tutto. Se passerà come legge, non potremo più fare nulla e i campi di contenimento o la proibizione ad uscire di casa sono assicurati, come minimo! Dunque penso che tutti dovrebbero firmare se interessati alla libertà di opinione. Ecco qua la copia dell’esposto da inviare come pec. Non uno ma dieci milioni di firme dovrebbero intasare il sito”. Ovviamente allega la copia dell'esposto nel quale si evidenzia come il cittadino che spedirà la Pec, “ritiene l’obbligo vaccinale in oggetto incostituzionale, visti gli articoli 1, 2, 3, 4, 32, 36 Cost. e viste le numerose ordinanze di remissione alla Corte Costituzionale dei decreti legge che impongono i trattamenti iniettivi anti Sars-CoV2 per l’esercizio da parte dei Cittadini di diritti e libertà’ fondamentali”.

Elezioni settembre: Amici per l'Italia in campo per raccogliere le firme

Ma la battaglia iniziata con la Pandemia del medico di Ardea, non si ferma. Entra direttamente a gamba tesa sulle elezioni di settembre: “"Il voto a fine settembre? Un tentativo di spiazzare i movimenti e le organizzazioni civiche contrarie all'attuale sistema, che saranno inevitabilmente penalizzate più dei partiti tradizionali dalla fretta con cui il Quirinale ha sciolto le Camere e fissato la data delle prossime elezioni: riuscire a raccogliere in tutta Italia le firme necessarie per le candidature e organizzare la campagna elettorale nel pieno di una estate caldissima sarà difficilissimo. Per questo ritengo necessario che tutte le voci alternative "al sistema" e al "pensiero unico" si uniscano per non disperdere le energie e massimizzare le possibilità di entrare in Parlamento nella prossima legislatura". Così Mariano Amici, il medico di base di Ardea che negli ultimi anni ha aspramente criticato i provvedimenti introdotti contro la pandemia dai precedenti governi e che oggi è Presidente del Movimento Aggregativo Civile Nazionale "AMICI PER L'ITALIA", commenta la decisione di fissare la data delle elezioni al prossimo 25 settembre”.

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