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Roma
Oggi è la giornata del respiro: “L'aria è un bene condiviso attaccato da inquinamento e fumo”. Parla l'esperto

Acqua e aria, i due beni primari per la sopravvivenza di ogni essere vivente sempre sotto attacco: dall'inquinamento al fumo, i nostri polmoni sono a rischio malattia.

Ad affaritaliani.it parla Luca Richeldi, esperto pneumologo di fama internazionale e professore di malattie respiratorie all'Università del Sacro Cuore, policlinico Agostino Gemelli, in occasione della “Giornata mondiale del respiro”, l'appuntamento annuale per sensibilizzare sui rischi di malattie polmonari.

Professore, spesso ci manca il fiato...

“Già, le malattie polmonari sono tra le patologie più insistenti a livello mondiale, insieme a quelle cardio vascolari. Le più frequenti sono l'enfisema, l'asma, la fibrosi polmonare ma quando sono messe tutte insieme hanno un impatto sulla salute globale. E alcuni hanno cause ben chiare, altre no”.

Se si riferisce al tabacco c'è gente che è vissuta sino a 80 anni senza avere problemi con 30 sigarette al giorno. Come è possibile?

“C'è un fattore genetico che ci è sconosciuto che consente di essere più o meno suscettibili al fumo. Ma chi fuma deve sapere che rischia molto di più dei non fumatori”.

E poi c'è l'inquinamento dell'aria nelle città. A proposito, che aria tira nei nostri polmoni?

“L'aria delle grandi città è necessariamente di qualità ridotta con inquinanti come pm 2,5 a pm 4 che sono parte del nostro stile di vita. Le cause? Inquinamento veicolare, industrie e riscaldamenti di case e uffici e le particelle alla fine penetrano attraverso l'apparato respiratorio nei tessuti e nel fegato. Se mi chiede della qualità dell'aria, le rispondo che è ridotta rispetto a quella che vorremmo. Ci sono abitudini o modalità dello stile di vita inevitabili ma alcuni comportamenti individuali e di salute pubblica che ci possono aiutare molto”.

Perché la giornata del 25 è importante?

“Ce ne sono tante, richiama la coscienza e la consapevolezza su alcune malattie che sono meno riconosciute. La gioia del respiro richiama a una funzione fondamentale, indispensabile, vitale e terza caratteristica è un'azione condivisa. L'aria è per definizione condivisa con tutti gli essere viventi. L'aria è democratica e non fa differenza tra ricchi e poveri e ha bisogno dii essere conservata. Ogni giorno inaliamo l'equivalente di aria che c'è all'interno di una piscina olimpica e non possiamo evitarlo”.

Acqua e energia come fattore di potere politico ed economico? Potrebbe accadere anche per l'aria?

“Speriamo di no. Essendo un bene condiviso che sia a disposizione di tutti. Se lei mi chiede se ci sono lussi o privilegi uno è quello di respirare un'aria di buona qualità. Penso a professioni come chi lavora in strada che non ha disposizione il bene di lusso. Speriamo che l'aria venga mantenuta condivisa e questa è una responsabilità nostra e di chi ci governa”.







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