Roma
Olimpiadi 2024 a Parigi, la rabbia di Giachetti: “Quanto me rode er culo”
Anne Hidalgo, fiera di ospitare i Giochi, scatena lo sfogo su Facebook
di Diana Maltagliati
Roma mesi fa ha detto addio all'ipotesi di ospitare le Olimpiadi a causa della scelta della giunta M5S e del sidaco Raggi. La rabbia del Pd però non si è arginata e il Vicepresidente della Camera dei deputati Roberto Giachetti commenta su Facebook: “Quanto me rode er culo”.
Un post scritto “de core” come si dice a Roma, con un linguaggio che poco fa pensare alla carica ricoperta attualmente, ma fa capire alla perfezione il livello di amarezza raggiunto in questi mesi di governo capitolino pentastellato. Il commento lapidario, Giachetti l'ha scritto sulla foto pubblicata sempre sui social network dal sindaco di Parigi Anne Hidalgo che con fierezza ha condiviso un'immagine della capitale francese con il manifesto delle Olimpiadi. Il suo post recita: “A nous les jeux” - a noi i Giochi. E Roma, in questo frangente non può che sembrare la grande sconfitta. Mentre i francesi e il suo sindaco sono orgogliosi di ospitare i giochi del 2024, la Capitale italiana ha detto “no” con decisione, quasi si trattasse di un affronto.
Due punti di vista agli antipodi, ma che non sono solo quello francese e quello italiano. Le contraddizioni si trovano all'interno del nostro paese come dimostra quanto pubblicato da Giachetti. Il Pd, d'altronde, ha difeso a spada tratta l'idea di ospitare le Olimpiadi, contro un agguerritissimo M5S che ha avuto l'ultima parola.
Giachetti più di un anno fa sottolineava gli aspetti positivi delle Olimpiadi a Roma e ancora oggi torna a ribadirli: 170mila posti di lavoro in più, 5 miliardi di investimenti di cui 2 per realizzare impianti che sarebbero rimasti alla città, 800 milioni nell'ambito della sicurezza, un villaggio olimpico da 17 mila posti poi campus universitario e residenza per parenti malati, il prolungamento della metro da Anagnina a Tor Vergata.
“L'università di Tor Vergata aveva calcolato che il pil di Roma sarebbe salito del 2,3% e che di quei 170mila posti di lavoro, 48mila li avremmo avuti già tra il 2017 e il 2023 per la preparazione dei Giochi”, afferma Giachetti.
Il Vicepresidente della Camera non è il solo a rimpiangere l'occasione perduta. Monica Lucarelli, coordinatrice dei volontari nel Comitato Promotore ha ri-pubblicato su Facebook il post di Giachetti e ne condivide pure il risentimento: “La ferita di chi ci ha lavorato è ancora aperta. Avevamo tutte le carte in regola. È come prepararsi per una maratona. Ti alleni, ti alleni, arrivi a metà e qualcuno ti fa uno sgambetto e resti lì per terra. Ovviamente la certezza di quale sarebbe stato il risultato se noi fossimo stati ancora in corsa non ce l'ha nessuno, però il dispiacere di non aver potuto partecipare fino alla fine c'è”. Un'occasione persa che secondo Lucarelli non ha portato i benefici che la giunta M5S sosteneva, ossia quelli di avere più tempo ed energie per occuparsi dei problemi di Roma: “Da cittadina io dico che la città è allo sbando e ci era stato detto che dovevamo pensare all'ordinario e non si poteva pensare allo straordinario. Il risultato è che la città è comunque allo sbando, l'ordinario non viene fatto e le olimpiadi non le avremo”.
Lucarelli ha lavorato per un anno e 8 mesi al progetto delle Olimpiadi rinunciando a vacanze, weekend e riposo. Parla del Comitato con nostalgia, ricordando l'impegno e l'affiatamento: “Le lacrime le abbiamo tutte consumate un anno fa. Le due città vittoriose fanno bene a esultare, ma mi sarebbe piaciuto vedere il nome di Roma. Ma noi siamo sportivi per definizione, quindi un grande in bocca al lupo a Parigi e a Los Angeles: loro sono stati più bravi di noi a fare squadra e si portano a casa un bel risultato”.