Roma
Olimpiadi, il no della Raggi era scontato. Sbagliò chi osteggiò il referendum




Dire “no” alle Olimpiadi era diventato il mandato elettorale del 5Stelle
di Donato Robilotta*
Il no alle Olimpiadi della sindaca di Roma Capitale, Virginia Raggi, era scontato, dal momento che in tutta la campagna elettorale il movimento 5 stelle aveva spiegato che non erano una priorità.
Probabilmente la strada maestra per affrontare una seria discussione nel merito del progetto, anche per evitare le cattedrali nel deserto delle precedenti e recenti manifestazioni internazionali, come le ultime Olimpiadi del nuoto, sarebbe stata quella referendaria promossa dai Radicali italiani guidati da Riccardo Magi, ma osteggiata da tutte le forze politiche e sempre rifiutata dal comitato organizzatore delle Olimpiadi.
Non solo ma il Pd e il candidato sindaco Roberto Giachetti, pensando di recuperare voti, ha voluto trasformare il ballottaggio elettorale nel referendum sulle Olimpiadi.
Commettendo così un grave errore, perché con la netta vittoria dei 5 stelle, che nulla c’entra con il merito delle Olimpiadi, quanto piuttosto con un forte voto di protesta contro il sistema di potere che ha governato Roma negli ultimi anni, dopo il ballottaggio impostato come un referendum, era evidente che la Raggi e la sua giunta non avrebbero potuto fare altro che dire no. Quello è diventato il mandato elettorale cui non potevano più sottrarsi.
Il Comitato organizzatore e il Presidente del Coni hanno commesso un grave errore nell’opporsi, anche con aspre polemiche, alla richiesta referendaria dei Radicali prima e nel non sottrarsi poi all’abbraccio del candidato del centro sinistra nel ballottaggio-referendum sulle Olimpiadi.
E’ paradossale che molti di quelli che hanno ostacolato o non voluto sostenere l’iniziativa dei Radicali, oggi riscoprano le validità della strada referendaria.
Così come la Raggi aveva tutto il diritto di dire no alle Olimpiadi, credo avesse anche il dovere di comunicarlo ufficialmente al Presidente del Coni prima della conferenza stampa, evitando quella grave scorrettezza di fargli fare una inutile anticamera.
Post scriptum:
Centro sinistra e centro destra farebbero bene a capire le ragioni della sconfitta, perché le difficoltà evidenti dei 5 stelle a governare Roma possono essere sufficienti lenire qualche ferita ma non a risolvere i loro problemi.
* già Consigliere Regionale