Omicidio Alatri, picchiò Emanuele a morte: arrestato quarto membro del branco
Fermato con l'accusa di omicidio volontario il 50enne Franco Castagnacci
È accusato di omicidio volontario il quarto membro del branco killer che, nella notte tra il 24 e il 25 marzo, pestò a morte il giovanissimo Emanuele Morganti. Il 22enne di Alatri accerchiato e colpito con calci e oggetti contundenti all'esterno della discoteca Mirò è morto in ospedale dopo due giorni di agonia.
A essere colpito dall'ordinanza di custodia cautela del Gip di Frosinone è Franco Castagnacci, 50 anni e precedenti per droga, padre di Mario Castagnacci, già arrestato per lo stesso crimine. La Procura di Frosinone, in una nota stampa, precisa che a carico dell'uomo sono emersi a seguito dell'inchiesta "gravi indizi di colpevolezza circa il suo attivo coinvolgimento nel violento delitto". Coinvolgimento che, secondo gli investigatori e gli inquirenti, si è concretizzato "nella partecipazione all'aggressione di Emanuele subito dopo che era stato portato fuori dal locale; nell'averlo inseguito sino alla parte alta della piazza - dove il giovane aveva tentato di fuggire - braccandolo e continuando a colpirlo; nell'avere, immediatamente dopo, impedito ad un giovane, trattenendolo con forza, di accorrere in soccorso di Emanuele che, nel frattempo, dopo essersi liberato da lui, veniva affrontato ed aggredito dai tre indagati già sottoposti al regime detentivo che ne causavano, infine, la morte".
In precedenza erano stati arrestati, già nei giorni immediatamente successivi alla vicenda, Mario Castagnacci, Paolo Palmisano e Michel Fortuna.