Omicidio Galvagno, buttafuori nel mirino. Blitz e controlli: 42 irregolari
Addetti alla security senza autorizzazioni e con precedenti penali e di droga
Blitz e maxi controlli in 38 locali della movida, nel mirino dei carabinieri finiscono i buttafuori di Roma. Dopo l'omicidio di Giuseppe Galvagno, ucciso a calci e pugni fuori da una discoteca dell'Eur, si intensifica la stretta su gli addetti alla security illegali.
I militari hanno infatti setacciati oltre 38 locali notturni, tra Roma e Provincia, alla ricerca di irregolarità tra i buttafuori, spesso reclutati nonostante siano privi di formazione o autorizzazioni. Nel corso dell'azione di monitoraggio sono stati così controllati un totale di 265 addetti alla sicurezza, di cui 42 di loro risultati non in regola. Casistica ancora più preoccupante se legata a quella dei locali, per più della metà, 20 su 38 controllati, risultati essere irregolari. Dei 42 addetti alla security fermati 36 erano sprovvisti, perché mai richiesta, dell'iscrizione nell’elenco della Prefettura di Roma, prevista espressamente dalle leggi in materia di Pubblica Sicurezza. Quattro sono inoltre risultati avere precedenti penali, mentre due di loro sono stati scoperti con l'iscrizione scaduta e mai rinnovata. Tre infine sono risultati essere stati in passato coinvolti in episodi di minacce, lesioni e spaccio di droga. Soggetti per i quali i carabinieri hanno chiesto la cancellazione dall'elenco Prefettizio. Per ognuno di loro è così scattata una sanzione amministrativa di 1666 euro, estesa, e moltiplicata per ogni addetto non in regola, per i titolari dei locali.
Nella notte si sono svolti inoltre controlli nei pressi dei locali stessi, che hanno portato alla denuncia di 11 persone in stato di ebrezza. I militari hanno infine smascherato e multato altrettanti parcheggiatori abusivi, al “lavoro” al di fuori delle discoteche capitoline.
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