Roma

Omicidio Luca Sacchi, arrestata donna: aveva droga e i documenti di De Propris

La donna, arrestata per droga ed estorsione, utilizzava l’auto medica per trasporto sangue per spacciare hashish

Otto chili e mezzo di droga in casa e diversi documenti falsi tra cui uno intestato a Marcello De Propris, in carcere per l’omicidio di Luca Sacchi, avvenuto nella notte tra il 23 e il 24 ottobre scorso davanti al John Cabot, pub in zona Appio, a Roma.

 

Questo quanto hanno trovato i poliziotti del commissariato Primavalle in casa di Franca Granata, 21enne arrestata questa notte per droga ed estorsione. La donna, secondo quanto si apprende, utilizzava l’auto medica per trasporto sangue per spacciare hashish.

Ad arrestare la donna sono stati gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Primavalle, diretti da Tiziana Lorenzo, in collaborazione con le unità cinofile e con l'aiuto del cane Wumm. Tutto è nato dalla denuncia per estorsione fatta in Commissariato dall’ex suo datore di lavoro. L'arrestata, dopo essere stata licenziata, aveva cominciato a minacciare, anche di morte, il denunciante, dicendogli che se non le avesse dato 500 euro a settimana gli avrebbe fatto bruciare tutte le autombulanze e lo avrebbe fatto avvicinare da personaggi loschi. Le minacce continue e il senso crescente di paura, hanno convinto l’uomo a dire tutto alla Polizia. E’ a quel punto che gli investigatori di Primavalle hanno avviato un'indagine accertando che la donna aveva contatti con la malavita calabrese e che usava l’auto di servizio, adibita per il trasporto sangue, per le sue attività illegali e per lo spaccio di sostanze stupefacenti. E’ stato proprio durante tale attività che i poliziotti l'hanno fermato, in flagranza di reato, durante uno dei pagamenti ricevuti dall’ex datore di lavoro a titolo estorsivo. Visti i legami malavitosi della donna ed i precedenti di Polizia per traffico di sostanze stupefacenti, gli agenti hanno perquisito l’abitazione della donna, trovando in una cabina armadio una borsa con 8,4 kg di marijuana, pronti ad essere posti sulle piazze di spaccio.

Dalle indagini sono emersi collegamenti con la criminalità e in particolare con la famiglia Pelle di San Luca. Secondo quanto si apprende, gli investigatori invieranno un'informativa in procura per quanto riguarda il rinvenimento del documento di Marcello De Propris. Quest'ultimo è in carcere con l'accusa di concorso in omicidio per aver fornito l'arma del delitto a Valerio Del Grosso e Paolo Pirino.