Roma
Omicidio Pamela, in Cassazione chiesto l'ergastolo per il nigeriano Oseghale
L'uomo è accusato di aver violentato e fatto a pezzi la 18enne romana nel gennaio del 2018
Omicidio Pamela Mastropietro, il procuratore generale chiede in Cassazione di confermare l'ergastolo per Innocent Oseghale, il nigeriano accusato di aver fatto a pezzi, dopo aver violentato, la 18enne romana. I resti della ragazza furono ritrovati in un trolley a gennaio 2018.
Maria Francesca Loy, sostituto procuratore generale, all'udienza che si terrà oggi in Cassazione sul caso dell'omicidio di Pamela Mastropietro chiede per l'accusato, Innocent Oseghale, la conferma della condanna all'ergastolo per aver ucciso, con l'aggravante della violenza sessuale, la giovane 18enne Pamela Mastropietro, uscita dalla comunità di tossicodipendenza nella quale si trovava per superare i problemi con la droga. Secondo il procuratore generale il ricorso presentato dal nigeriano, già condannato in primo grado per omicidio volontario aggravato, vilipendio e occultamento del corpo, è "inammissibile".
Procuratore: "Oseghale ha agito con crudeltà e freddezza"
"La condotta dell’imputato è acclarata, la sua crudeltà e la sua freddezza nel lavare il corpo con la candeggina e farlo poi a pezzi erano funzionali a non far ritrovare le tracce e a nascondere le prove". Lo ha detto il sostituto procuratore generale Maria Francesca Loy all’udienza che si tiene oggi in Cassazione nei confronti di Innocent Oseghale, il nigeriano condannato per l’omicidio di Pamela Mastropietro.