Roma

Omicidio Sacchi, Anastasiya e Princi più che amici: un messaggio svela l'amore

Il giorno dopo la morte del giovane personal trainer, l'amico scrive alla ragazza di Luca: “Come stai tesoro?, sono tanto in pensiero per te”

Omicidio Luca Sacchi, tra la fidanzata Anastasiya Kylemnyk e l'amico Giovanni Princi c'era più di un'amicizia. A confermare lo speciale rapporto tra i due indagati un messaggio inviato il giorno dopo della morte del giovane personal trainer: “Come stai tesoro?, sono tanto in pensiero per te”.

Il messaggio lo scrive Princi ad Anastasiya Kylemnyk, messaggio al quale l'ex baby sitter di origine ucraina non risponde ma che, per i carabinieri che hanno indagato sull'omicidio, è indicativo del rapporto di confidenza che legava i due, finiti sotto processo per violazione della legge sugli stupefacenti con l'amico di Luca Sacchi già condannato in abbreviato a 4 anni di carcere. A parlarne oggi, davanti alla corte d'assise di Roma, è stato il maresciallo capo del nucleo investigativo dell'Arma, William Massari, citato in aula nella veste di consulente per conto della procura.

Massari è il sottufficiale al quale il pm Nadia Plastina ha affidato a suo tempo gli accertamenti tecnici e l'analisi dei tabulati di alcuni protagonisti di questa vicenda (tra imputati e indagati). Massari ha ricordato in aula che era stata creata una chat a quattro tra Luca, la sua ragazza, Giovanni Princi e la sua fidanzata Clementina. Capitava però che Anastasiya e lo stesso Princi comunicassero in una chat separata. Dai messaggi estrapolati dalle chat sui telefonini delle persone coinvolte, si è poi scoperto anche che Anastasiya, subito dopo l’omicidio di Luca, aveva cancellato l’applicazione Signal, utilizzata da tutto il gruppo di persone coinvolte perché garantiva un maggiore anonimato rispetto a Whatsapp. E' la stessa Clementina a scrivere ad Anastasiya per chiederle come stesse: “Ti ho scritto prima su Signal” le dice. “L’ho tolto”, la risposta della giovane ucraina.

All'udienza di oggi erano presenti i cinque imputati: Valerio Del Grosso (che sparò il colpo d'arma da fuoco che uccise Sacchi) e Paolo Pirino, i due ventenni di San Basilio accusati di concorso in omicidio volontario insieme con Marcello De Propris, che consegnò ai due l'arma del delitto. Presente anche il padre di De Propris, Armando, accusato della detenzione della pistola, e la fidanzata di Luca, Anastasiya, che nel procedimento è parte lesa per l’aggressione subita assieme alla vittima e anche accusata di violazione della legge sugli stupefacenti, per aver tentato con Princi l'acquisto di 15 kg di marijuana in cambio di 70mila euro.

Per tutta l'udienza, il maresciallo Massari ha letto parte delle chat, ritenute rilevanti, riferite ai messaggi intercorsi le ore precedenti e successive al delitto. E' stato ribadito (il particolare non era inedito) che Anastasia premeva su Luca affinché la coppia, che viveva a casa dei genitori del personal trainer, andasse a vivere con Princi e Clementina. Ipotesi che Luca non gradiva in modo particolare. Il 6 settembre del 2019 Sacchi scrive alla ragazza: “Penso alla nostra situazione. Penso che io e te non siamo come loro. Loro sono come dire più randagi rispetto a noi. Loro non hanno la nostra situazione, secondo me. Lavorarci sì, ma viverci insieme come una piccola famiglia no. Lui è uno spacciatore di discreto livello e la polizia è il problema minore. Per lui noi siamo super puliti. E non capisco perché tu vuoi andarci a vivere. Tipo due mesi fa eri diversa, mi pari matta”. Anastasia replica : “Lu’ non è che ero diversa, è che se tu mi avessi detti di andare a vivere insieme io e te ci andavamo già due anni fa per me. Da sola dovrei fare la prostituta per mantenermi”.