Roma
Omicidio Sacchi, caccia grossa al testimone: in trenta chiamati in tribunale
Chiamati circa trenta testimoni a deporre in aula: tra questi c'è anche la fidanzata Anastasiya, che nel procedimento è sia parte lesa che imputata
Omicidio Luca sacchi, è caccia grossa al testimone: saranno una trentina le persone saranno chiamati a deporre in aula al processo davanti alla prima Corte d'Assise di Roma per il delitto del personal trainer ucciso nella notte tra il 23 e il 24 ottobre scorsi con un colpo di pistola alla testa davanti al John Cabot, pub in zona Appio.
Fra questi c’è anche la fidanzata di Luca, Anastasiya che nel procedimento è sia parte lesa per l’aggressione subita sia imputata con l’accusa di violazione della legge sugli stupefacenti.
Oltre agli imputati, saranno ascoltati in aula anche Valerio Rispoli e Simone Piromalli, ripresi dalle telecamere di videosorveglianza poco distanti dal punto in cui venne ucciso Sacchi, mentre parlano con il loro amico Giovanni Princi, condannato lunedì a quattro anni in un processo a parte con rito abbreviato, per violazione della legge sulla droga proprio in relazione al tentativo di acquisto di 15 chili di marijuana. Per gli inquirenti sarebbe stato lui a organizzare la trattativa per l’acquisto della droga. La difesa della famiglia Sacchi, dal canto suo, ha chiamato a testimoniare, tra gli altri, la fidanzata di Princi, Clementina Burcea.
Gli imputati del processo sono 5: Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, i due ventenni di San Basilio accusati di concorso in omicidio volontario insieme con Marcello De Propris, che consegnò ai due la pistola con cui è stato ucciso Sacchi. Sul banco degli imputati anche il padre di De Propris, Armando, accusato della detenzione della pistola, e la fidanzata di Luca, Anastasiya Kylemnyk, che deve rispondere di violazione della legge sugli stupefacenti.
Nell’udienza che si è svolta martedì a porte chiuse la Corte ha sciolto la riserva respingendo una serie di eccezioni preliminari sollevate dalle difese, in particolare sulla nullità del decreto che dispone il giudizio immediato e sulla legittimità costituzionale della questione ergastolo e rito abbreviato.
La prossima udienza è fissata per il 7 luglio prossimo.