Omicidio Sara, chiesto risarcimento milionario all'ex che la bruciò viva
Omicidio Di Pietrantonio, la famiglia della ragazza chiede un risarcimento danni per 5,7 milioni euro
Danni per 5,7 milioni di euro: questo il risarcimento chiesto a Vincenzo Paduano dalla famiglia di Sara Di Pietrantonio, la ragazza che uccise e diede alle fiamme lo scorso 29 maggio al termine di una lite nata per motivi di gelosia.
Il ragazzo 28enne, imputato nel processo, in abbreviato, dovrà rispondere alle accuse di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dai futili motivi e dalla minorata difesa, e poi di stalking e distruzione di cadavere.
La richiesta di risarcimento arriva dai legali della famiglia della vittima. L'avvocato che tutela gli interessi della mamma di Sara, e di un nutrito gruppo di zii e cugini che vivevano nello stesso condominio, ha valutato in complessivi 4,7 milioni i danni che la famiglia ha subito con la morte della studentessa di 22 anni: 1,5 milioni di euro, di cui 500mila come provvisionale, e' la somma che, a parere del legale, spetterebbe solo alla madre. L'avvocato che assiste il papà della vittima, ha presentato una richiesta danni pari a un milione di euro.
Tra le parti civili, figura anche Associazione di femminile contro la violenza alle donne, che tramite il proprio legale ha chiesto che venga liquidata la cifra simbolica di un euro, come danno causato all'Associazione, ritenendo che "il risarcimento debba essere rappresentato da una sentenza giusta che riconosca i crimini commessi da Paduano come gravi violazioni dei diritti fondamentali di Sara in quanto donna e affermi che la sua uccisione è l'esito letale di una relazione di potere dell'uomo sulla donna".