Roma

Omicidio Vannini, doppio ricorso in Cassazione per la famiglia Ciontoli

La famiglia Ciontoli presenta un doppio ricorso in Cassazione contro le condanne per l'omicidio di Marco Vannini. E Salvini...

Omicidio Vannini, la famiglia Ciontoli ricorre alla Cassazione: dopo le condanne in appello Antonio Ciontoli, capofamiglia condannato a 5 anni per omicidio colposo, la moglie, Maria Pezzillo, e i figli, Federico e Martina, condannati tutti e tre a tre anni, hanno fatto ricorso contro la sentenza di secondo grado. Salvini furioso : "È una vergogna".

 

La condanna d'appello per Ciontoli a 5 anni aveva sollevato molte polemiche: in primo grado era stato infatti condannato a 14 anni per omicidio volontario. Marco Vannini, 20 anni di Cerveteri morì il 18 maggio 2015 a Ladispoli, in provincia di Roma, perché raggiunto da un colpo di arma da fuoco sparatogli da Antonio Ciontoli, padre della fidanzata del giovane e sottoufficiale della Marina Militare.

Cosa successe davvero quella sera in quell'abitazione è una vicenda ancora controversa. Marco Vannini, per l'accusa, fu lasciato per tre ore agonizzante con la complicità dell'intera famiglia del sottoufficiale.

"Abbiamo presentato due ricorsi distinti", dice all'Adnkronos l'avvocato Pietro Messina, legale della famiglia Ciontoli. "Uno per Antonio Ciontoli, per eliminare l'aggravante della 'colpa cosciente' e ottenere così una riduzione di pena. Il secondo ricorso – spiega - riguarda i famigliari, chiediamo la derubricazione in 'favoreggiamento personale', che conseguentemente deve essere dichiarato non punibile, proprio per i rapporti di familiarità, o in subordine la derubricazione in 'omissione di soccorso' con una congrua riduzione della pena".

Sulla vicenda interviene anche il ministro dell'Interno Matteo Salvini. “La vita di un ragazzo di vent'anni, ucciso in maniera vigliacca, vale solo cinque anni di carcere? E gli assassini chiedono anche uno sconto... Vergogna - dice -. Questa non è 'giustizia'”.