Omicidio Varani, niente impronte digitali. Ris: “Troppo sangue”
Le tracce di Prato e Foffo sarebbero nascoste dal'enorme quantità di sangue sulle armi
Niente impronte digitali di Marco Prato né di Manuel Foffo sul coltello e sul martello che i due avrebbero utilizzato per massacrare il giovane Luca Varani, adescato per un festino a base di droga e sesso e ucciso lo scorso 4 marzo, in un appartamento del quartiere Collatino. L'enorme quantità di sangue della vittima, colpito con trenta colpi, non consentirebbe infatti di individuare le impronte degli assassini sulle armi utilizzate per l'orrendo delitto.
E' quanto sta emergendo dalla perizia affidata al lavoro dei Carabinieri del Ris, incaricati di svolgere gli accertamenti tecnici e alle prese con una situazione abbastanza complicata. I risultati finora ottenuti, comunque, non modificano l'impianto accusatorio della procura nei riguardi dei due indagati.
Per quanto riguarda l'autopsia effettuata su Varani, gli inquirenti sono ancora in attesa di ricevere i risultati finali.