Omniroma chiude. Giornalismo alla canna del gas, muore l'informazione locale
Dopo oltre 15 anni, verso la chiusura le redazione di Roma, Milano e Napoli
Giornalismo alla canna del gas. Anche Omniroma chiude, l'informazione locale sta morendo, anzi è morta quasi del tutto.
Nemmeno l'unica agenzia di stampa legata al territorio di Roma, è riuscita a sopravvivere alla crisi e ad un sistema che non premia la conoscenza e l'esperienza. Un'altra grave sconfitta, un'altra che rimarrà aperta.
La redazione di Roma di Affaritaliani esprime una sincera vicinanza e solidarietà ai colleghi, molti dei quali sono amici, e un gigantesco in bocca al lupo.
"La società Ediroma, editrice delle testate Omniroma, Omnimilano e Omninapoli, è stata messa in liquidazione volontaria. Si avvia così la chiusura di un’esperienza editoriale lunga oltre 15 anni dopo aver imposto sacrifici ai giornalisti dipendenti e collaboratori, che hanno accettato di continuare a lavorare, con grande senso di responsabilità. Gli ultimi atti di Ediroma sono quindi stati quattro licenziamenti dei dipendenti con contratto a tempo indeterminato della redazione di Omniroma, nessun rinnovo dei contratti a termine, l'ultimo, in capo alla redazione di Milano, è in scadenza il 31 luglio - mentre altri hanno intrapreso la strada delle dimissioni per giusta causa. Restano due dipendenti, una in maternità e uno in aspettativa, destinati ad un analogo epilogo. A quanto si è appreso sarebbe in corso l’affidamento delle pubblicazioni ad altra Azienda che opererà come “Service” fino al termine della liquidazione di Ediroma. I collaboratori della redazione di Milano hanno già chiuso i loro rapporti e quindi, con la fine di luglio non saranno più presenti né dipendenti né collaboratori esterni della redazione pre-esistente. A Omniroma alcuni collaboratori hanno chiuso a loro volta il rapporto e altri stanno valutando o accordandosi, così come alcuni ex dipendenti, su nuove proposte di collaborazione". Così in una nota diffusa dall'Associazione stampa Romana: "Inutili i quasi due anni di sacrifici, con l’applicazione dei contratti di solidarietà. Ad oggi non risultano versati numerosi stipendi del 2018. Non sono stati chiariti, da parte di Ediroma o del liquidatore, tempi e modalità per il pagamento degli arretrati di dipendenti e collaboratori, nonché dei colleghi che negli ultimi anni si sono dimessi. Dopo le due giornate di sciopero dell’aprile scorso, la situazione non è migliorata, aggravata dall'impossibilità di partecipare a bandi pubblici per mancanza dei requisiti di regolarità contributiva, senza una guida, trascinata con aspettative per un domani che non si è mai realizzato e che ha bloccato qualsiasi altra iniziativa sindacale possibile, portando quindi alla chiusura di voci autorevoli del panorama italiano locale di Roma, Milano e Napoli. Con questo comunicato, il fiduciario di redazione esprime anche un forte e sentito ringraziamento a tutte le realtà politiche, sociali, Stampa Romana e Associazione lombarda dei giornalisti, nonché ai colleghi che privatamente o pubblicamente in questi mesi difficili ci sono stati vicini e manifestato solidarietà".