Roma
Omosessuale cacciato dalla chiesa: sacerdote non dà la comunione a Paolini
Il re dei disturbatori tv allontanato dalla chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio a Fontana di Trevi nel giorno dell'Immacolata, nel bel mezzo della messa
Omosessuale cacciato dalla chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio a Fontana di Trevi: per lui niente comunione perché per il sacerdote “è il diavolo” e fine della messa anticipata. È successo nel giorno dell'Immacolata a Gabriele Paolini, il re dei disturbatori tv.
Erano circa le 13:20 dell'8 dicembre quando Paolini è entrato all'interno della chiesa di vicolo di San Vincenzo. Al momento della comunione però il fatto che ha mandato su tutte le furie l'uomo reso celebre per gli oltre 35.000 “sabotaggi catodici”: quando il prete, di origine straniera, ha iniziato a consegnare l'eucarestia alle 6 persone presenti in chiesa, tre suore e tre altri cittadini, ha riconosciuto Paolini girandogli le spalle e negandogli la comunione.
Quando Paolini gli ha chiesto a voce alta il motivo di questo rifiuto, il parroco ha detto ad una suora: "E' omosessuale. E' il diavolo". Anche un cittadino ha preso ha preso le difese del prete invitando Paolini ad uscire dalla chiesa. Paolini a quel punto ha chiesto l'intervento dei Vigili Urbani che hanno successivamente identificato Paolini stesso, il prete della Chiesa ed il cittadino che gli aveva chiesto di uscire dalla chiesa.
Gabriele Paolini, in esclusiva ad Affaritaliani, dichiara: "Sono molto dispiaciuto. Ero entrato in Chiesa per chiedere a fine messa al parroco della Chiesa SS. Vincenzo e Anastasio di poter citare il nome di mio padre, il Generale dell'Esercito Gaetano Paolini, morto il 3 dicembre 2017 a causa di pessimi medici e per un'ambulanza che mia sorella l'Immunologa Rossella Paolini, mandò via alle ore 23.50 del 2 dicembre 2017. Mia sorella è infatti indagata per 'Omicidio Colposo', dalla Procura della Repubblica di Roma, dopo una serie di denunce molto dolorose. Non ho parole ed ho affidato tutto il fatto ai miei Avvocati Lorenzo La Marca”.