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Roma
Ordinanza anti alcol, esercenti romani in rivolta: “Raggi favorisce abusivi”

Ordinanza anti alcol, gli esercenti romani guidano la rivolta. L'A.E.P.E.R. denuncia: “Raggi favorisce abusivi e mini market”.

 

Arriva il day after della tanto discussa delibera che, nelle intenzioni, dovrebbe contrastare gli eccessi alcolici e i relativi problemi della movida estiva. Il sindaco Raggi ha infatti firmato un ordinanza che vieta la vendita e  il consumo di alcolici, ma solo in zone (14 municipi) ed orari prestabiliti (dalle 24 alle 7). Un provvedimento che non elimina alla radice il problema, ma che, anzi, potrebbe crearne un altro. Quello della così detta “migrazione alcolica”, che vede gruppi di ragazzi comprare alcolici per poi consumarli in un altro settore della città. Un fenomeno che comporta gravi rischi per le persone e ripercussioni sul decoro. Insomma, un'ordinanza dovuta che rischia però di rivelarsi la classica toppa peggiore del buco. A lanciare l'allarme tra gli esercenti romani è Claudio Pica, Presidente dell'A.E.P.E.R., che tramite un comunicato dichiara: “Il Presidente dell’A.E.P.E.R., Claudio Pica è nettamente contrario all’Ordinanza anti-alcol e che regolamenta la cosiddetta “movida” romana, in quanto non vi erano né i presupposti né tantomeno fatti gravi a giustificarla. L’Associazione aveva inoltre proposto di estenderla a tutta Roma, in quanto con questa classificazione stradale molto particolareggiata, si rischia un fenomeno molto pericoloso che è quello della cosiddetta “transumanza o migrazione alcolica”, che accade quando gruppi di persone si spostano da una parte della città per comprare alcolici e poi da un’altra per consumare le bevande già acquistate. Con gravi rischi ed inoltre con pochi effetti pratici sul decoro”.

“Da oltre 1 anno l’A.E.P.E.R. - continua Pica - attendeva che le varie promesse elettorali profuse dall’On. Marcello De Vito e dal Sindaco Virginia Raggi in varie occasioni ed in vari uditori pubblici, fossero mantenute ed invece si stanno dimostrando solo vane promesse e l’Associazione è molto delusa per questa situazione. Tra l’altro ci si attendeva risposte concrete per colpire i veri abusivi che a Roma sono centinaia ed invece si va a colpire, come al solito, l’esercente regolare con sede propria e che si batte per la legalità quotidianamente e che può essere “ben spennato” con multe ed ammende, come al solito! La maggioranza a 5 stelle in Campidoglio paradossalmente non blocca il proliferare dei mini-market che in molti casi sono proprio i negozi che vendono alcol a tutte le ore ed anche ai minori”.

Altrettanto duro Fabio Mina, Presidente L.U.P.E. Roma, che conferma la contrarietà all'ordinanza e si dice disposto a ricorrere al Tar: "Constatiamo con notevole disappunto come l'amministrazione capitolina ancora una volta abbia emanato un provvedimento senza prendere minimamente in esame le proposte presentate dalla categoria in occasione degli ultimi incontri istituzionali. Siamo fermamente contrari ad un divieto calato dall'alto senza motivazione alcuna e senza alcun problema di ordine pubblico emergenziale che possa giustificare un ordinanza anti alcool. Stiamo già studiando le carte nella sua completezza per preparare ricorso al Tar ".

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