Orso marsicano da record: 12 nuovi cuccioli nel Parco del Lazio
Natalità da record: non accadeva da 11 anni
Aumentano i cuccioli di orso marsicano al Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. 12 nuovi nati nel 2017: non accadeva da 11 anni.
Per il secondo anno di fila la popolazione degli orsi marsicani cresce di oltre 10 unità. Sono 6 le orse che si sono riprodottela scorsa primavera. Il dato è stato raccolto grazie a un monitoraggio intensivo svolto dal personale del Parco che, a partire da aprile 2017, ha lavorato con diverse tecniche insieme ad istituzioni e volontari per acquisire informazioni importanti sulla produttività dell'orso bruno marsicano.
Anche nel 2016 si erano riprodotte 6 femmine, che avevano dato alla luce 10 cuccioli. Generalmente la produttività degli orsi del Parco funziona ad anni alterni in base alle risorse di cibo che gli animali riescono a trovare e che garantiscono la proliferazione della specie. I dati del 2017, quindi, dimostrano come l'orso marsicano possa godere di abbondanti risorse di cibo all'interno del Parco.
Grazie alle “fototrappole” e agli incontri fortuiti con gli esemplari di orso, volontari e dipendenti del parco hanno osservato gli esemplari in 67 distinte occasioni.
I segnali positivi, però, non devono far abbassare la guardia: mediamente solo il 50% dei cuccioli supera il primo anno di vita. Dei 10 nuovi nati del 2016, i guardiaparco sono riusciti a individuarne solo 3, quest'anno. É possibile che alcuni di essi si siano allontanati dal Parco, ma le statistiche parlano chiaro in merito alla mortalità degli esemplari giovani.
Inoltre le unità familiari, benché prolifiche, sono poche: in caso di morte di una o più femmine, le cucciolate verrebbero meno. Tra il 2008 e il 2011 sono morte 6 femmine, di cui 4 in età riproduttiva, e nel 2011 è stata osservata una solo femmina con cuccioli.
Le attività di conta hanno messo in evidenza la persistenza di diversi fattori di disturbo nelle aree di presenza delle femmine con i piccoli: la presenza di cani vaganti, animali al pascolo brado e persone fuori sentiero in aree interdette alla fruizione turistica.
“Innanzitutto voglio ringraziare tutti coloro che hanno partecipato e contribuito alle attività di conta – ha dichiarato il Presidente del Parco Antonio Carrara. Grazie al Servizio Scientifico del Parco e a quello di Sorveglianza, al reparto Carabinieri Forestali, all’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Castel Di Sangro dei Carabinieri Forestali, agli operatori di altre aree protette (Duchessa, Simbruini, Gole del Sagittario, Monte Genzana, Zompo lo Schioppo, Regione Lazio), ai volontari, all’Associazione Salviamo L’Orso e a tutti i cittadini che hanno segnalato gli avvistamenti. Il risultato della conta di quest’anno segnala sicuramente delle novità rispetto alla serie di dati degli ultimi 10 anni: è il numero di cuccioli più alto avvistato negli ultimi 11 anni e, per la prima volta, ad un’annata di massima produttività ne segue un’altra. La linea spezzata che disegna il risultato delle nascite annuali, quest’anno ha cambiato verso rispetto a quello che sarebbe stato lecito aspettarsi. Tutte le ricerche condotte finora sull’orso bruno marsicano, compresa la recente indagine sul genoma, ci rassicurano nel medio termine, sulla grande capacità di resistenza dell’orso bruno marsicano e della sua “vitalità”. Questo deve incoraggiare tutte le Istituzioni a continuare a lavorare con maggiore determinazione sulla tutela e conservazione di questa specie, il cui futuro è legato indissolubilmente alla riduzione della mortalità di origine antropica e ad una pianificazione adeguata del territorio che possa favorire l’espansione della specie”.
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