Roma
Ostia, accesso alla spiaggia vietato: “Romani costretti a favorire i privati”
Raggi esulta per una pista ciclabile ma nel Municipio X qualcuno impedisce l'accesso alla battigia. La denuncia di Cristina Grancio
di Cristina Grancio *
Il sindaco Virginia Raggi nella giornata di ieri annunciava con enfasi la realizzazione di una ciclabile sul lungomare di Ostia, dimenticandosi che ad Ostia non esiste più un lungomare, ma più correttamente un lungomuro che impedisce la visuale e l'accesso libero al mare.
In campagna elettorale aveva promesso di abbatterlo, non solo dopo quattro anni e mezzo di amministrazione raggi è ancora saldamente cementato, ma addirittura vi è qualcuno che impedisce addirittura l'accesso alla battigia.
Il sindaco si fa bella perché ha realizzato ciò che nel 1987 chiese un’associazione del WWF, la realizzazione di una ciclabile, mai realizzata, senza prendere in considerazione che l'urgenza per quel territorio, la cui ricchezza è il mare, non è certo una ciclabile, disponendo al cittadinanza di ampi marciapiedi, ma la possibilità divedere il mare, di essere accarezzati dal vento ostacolato anche esso dalla muraglia e, non ultimo, di poter accedere liberamente e gratuitamente alle spiagge, come del resto prevede la legge. I cittadini, come riportato dalle cronache dei giornali in questi giorni hanno nuovamente denunciato questa limitazione alla libertà di movimento.
A tal proposito, io stessa rimasi basita nel leggere un comunicato esposto su una bacheca del lungomuro di Ostia nel quale si apprendeva quanto segue: “la spiaggia sottostante l'entrata del varco non è una spiaggia libera e non è permesso fermarsi o creare assembramenti anche in virtù delle misure anti covid19 come da ordinanza della regione Lazio e della sindaca n.107 del 28/5/2020”, firmato: “la Direzione”. Di fatto si bloccava l'accesso alla battigia con una transenna che impediva il libero passaggio che da Piazza dei Ravennati costeggia il pontile fino alla riva del mare.
Era il 25 luglio, non certo una data in cui non si poteva accedere alle spiagge libere. Quel comunicato era il tentativo di un provvedimento scritto male, o forse l’esercizio di un’idea che non è stata sviluppata, o diversamente un generoso involontario aiuto post emergenza Covid agli imprenditori che gestiscono gli arenili del litorale di Ostia. Qualcuno ha di fatto bloccato l'accesso favorendo gli accessi alle spiagge in gestione ai privati. Quello che ho personalmente visto e documentato è legale? Sarà mia cura presentare una interrogazione al sindaco è valuterò se ci sono i termini di una denuncia in Procura, che magari potrebbe aiutare a fare chiarezza su quanto accaduto pochi giorni fa ove una persona timidamente ha sporto denuncia lamentando in diniego all’accesso alla battigia, ma invocando l’anonimato.
Ostia 2016, Ostia 2020 è cambiato qualcosa nel modo di vivere dei cittadini?
* Cristina Grancio, consigliere DemA Gruppo Misto