Ostia, Cassazione conferma carcere e aggravante mafiosa per Roberto Spada
La Suprema Corte respinge la richiesta della difesa e conferma le accuse
Roberto Spada rimane nel carcere di massima sicurezza di Tolmezzo. La Cassazione respinge il ricorso della difesa, confermando la custodia in carcere e l'aggravante del metodo mafioso.
La quinta sezione penale della Cassazione rigetta il ricorso della difesa contro l'ordinanza con cui il tribunale del Riesame di Roma, il 22 novembre 2017, confermò la custodia in carcere per l'indagato. Roberto Spada, attualmente recluso nel penitenziario di massima sicurezza di Tolmezzo, resta quindi in carcere per i reati di lesioni personali e violenza privata, con l'aggravante del metodo mafioso, in relazione all'aggressione, avvenuta a Ostia il 9 novembre scorso, del giornalista Daniele Piervincenzi e del filmmaker Edoardo Anselmi del programma Rai "Nemo".
Le motivazioni della decisione di oggi della Suprema Corte dovranno essere depositate entro un mese.
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