Ostia, Commissione Antimafia sul litorale: stretta sui controlli contro i clan
Prosegue il piano Minniti: il blitz di Polizia e Carabinieri non si ferma
Prosegue la stretta delle forze dell'ordine su Ostia. Dopo l'aggressione alla troupe di Nemo, la porta della sede del Pd incenerita, gli spari di avvertimento contro una delle abitazioni del clan Spada e le due persone gambizzate davanti a una pizzeria, Governo e Comune non intendono cedere il territorio ad associazioni criminali e mafiose.
Il Municipio X anche i prossimi giorni continuerà ad avere i riflettori puntati addosso dopo i diversi arresti della scorsa settimana e i sequestri di droga e riproduzioni di armi. L'attività interforze tra Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza ha lo scopo di contenere e sgominare i clan che si stanno giocando il controllo del litorale. Con diversi esponenti della famiglia Fasciani in carcere, infatti, è iniziato il predominio degli Spada, ma la vicenda dell'aggressione al giornalista Daniele Piervincenzi e il successivo arresto di Roberto Spada prima e del suo guardaspalle Ruben Nelson Alvez Del Puerto, poi, hanno agitato le acque. Interrogato dal gip Anna Maria Fattori, intanto, l'uruguayano si è avvalso della facoltà di non rispondere e il suo legale ha avanzato la richiesta di scarcerazione, chiedendo i domiciliari per il suo assistito, che è accusato di lesioni personali e violenza privata aggravati dal metodo mafioso in concorso con Roberto Spada.
Il suo silenzio confermerebbe le voci secondo cui gli spari e i pugni contro le porte della famiglia Spada, “disturbata” lo scorso weekend senza che il gesto provocasse feriti, non fossero altro che avvertimenti rivolti a Roberto Spada e complici. Incarcerato nella struttura di massima sicurezza di Tolmezzo, sarebbe stato così avvisato che per lui è meglio non parlare e tenere nascosti i segreti di Ostia.
Addirittura, secondo altre illazioni, ci sarebbe una terza organizzazione criminale, ritenuta vicina al clan dei casalesi, che ora ha deciso di farsi avanti e di puntare a conquistare tutto il litorale approfittando dell'improvviso declino delle famiglie concorrenti.
Lo Stato ha però aperto gli occhi e deciso di non sottovalutare la situazione. Per martedì 5 dicembre è programmata la missione a Ostia di una delegazione della Commissione parlamentare Antimafia, guidata dalla presidente Rosy Bindi. E sempre nella stessa giornata il Prefetto Paola Basilone e alcuni esponenti della Procura distrettuale e del presidente del Municipio terranno audizioni riguardo al tema sicurezza sul litorale.
Per l'organismo parlamentare non è la prima trasferta a Ostia: si era presentato già nel dicembre di due anni fa per svolgere una serie di audizioni, quando il prefetto Domenico Vulpiani aveva da poco commissariato il X Municipio, sciolto per mafia per le evidenti infiltrazioni della malavita nella macchina amministrativa. Ne era uscito un quadro della realtà locale "inquietante e grave" tanto che la presidente Bindi fece una denuncia pesantissima: "Ci sono associazioni che nel nome dell'antimafia creano confusione e spesso sono schierate con la mafia".
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