Roma
Ostia, “Il clan Spada è mafia”: tre condannati. Sentenza storica del gup
Condannati tre esponenti del clan con l'aggravante di associazione di stampo mafioso
"Il clan Spada è mafioso", parola di giudice. Il gup Corrado Cappiello condanna Massimiliano Spada, Massimo Massimiani e Claudio Galatioto, riconoscendo, per la prima volta, il reato di associazione di stampo mafioso.
I tre erano finiti in carcere nell'ambito dell'operazione "Eclissi", terminata nel gennaio scorso con l'arresto di 32 esponenti del clan, 24 dei quali attualmente sotto processo nell'aula bunker di Rebibbia. Ai fini della condanna di Spada, Massimiani e Galatioto sono risultate decisive anche le dichiarazioni "incrociate" di una serie di collaboratori di giustizia, che hanno consentito alla Procura di ricostruire in modo dettagliato gli ultimi 10 anni dell'organizzazione criminale del litorale.
Massimiliano Spada, stando all'ipotesi accusatoria, avrebbe partecipato all'associazione mafiosa operando in particolar modo nel settore "armi, stupefacenti e intimidazioni", Massimiani, che faceva parte del clan rivale e perdente dei Baficchio "esercitava funzioni di supporto nell'esercizio della violenza e nel settore della droga", mentre Galatioto era deputato al controllo della sale giochi per conto dell'organizzazione. Il 4 ottobre del 2017, nel processo legato all'estorsione delle case popolari, il tribunale aveva già condannato, riconoscendo pero' solo l'aggravante del metodo mafioso, Massimiliano Spada a 13 anni e 8 mesi di carcere e Massimiani a 11 anni.