Roma

Ostia, le mareggiate minacciano anche lo storico trampolino del Kursaal

di David Perugia

Il maltempo non risparmia neanche la storia degli stabilimenti: danni milionari al Kursaal, V Lounge e Gambrinus

Il maltempo non risparmia neanche la storia degli stabilimenti: anche il mitico trampolino del Kursaal è a rischio dopo le mareggiate dei giorni scorsi. Il mare ha devastato quel che resta degli stabilimenti balneari di Ostia, dal Pontile ai Cancelli.

Fra sabato e domenica le onde hanno raggiunto i 3 metri di altezza, alimentate da raffiche di vento fino a 30 nodi, quasi 70 km/h.

Il mare che fa paura

L’emergenza è durata tutto il fine settimana perché anche fra domenica e lunedì il mare ha continuato a essere molto mosso con onde alte fino a 1,40 metri: il ritorno alla normalità, se così si può definire, è previsto nel pomeriggio. Colpiti stabilimenti storici come Gambrinus, V Lounge, Sporting Beach e soprattutto il Kursaal, dove l’acqua ormai ha lambito la piscina e, secondo il titolare Emiliano Piccioni, adesso mette a rischio la stabilità dello storico trampolino.

Sacchi di sabbia

A poco sono serviti i sacchi di sabbia messi a protezione delle strutture: l’acqua di mare è entrata fin dentro i locali e adesso arriva l’ora della conta dei danni. “Da novembre a oggi abbiamo perso 68 cabine, di cui 12 crollate tra sabato e domenica”, spiega Emiliano Piccioni. I danni sono evidenti per centinaia di metri di sabbia dal Kursaal al Gambrinus. Una vera e propria emergenza che supera il milione di euro di danni per stabilimento, chi più chi meno.

La politica immobile

A far fronte a questo dramma ecomico e anche turistico dovrebbe pensarci la politica. L'unica a muoversi è la Regione che, per gli arenili, ha messo in campo un piano di ripascimento delle spiagge. I lavori dovrebbero iniziare a primavera ma ancora non c'è una data certa. In compenso dal Campidoglio e dal Municipio tante idee e pochi fatti. Il piano regiolatore degli arenili è un sogno a metà strada tra la campagna elettorale e le promesse del primo cittadino. La realtà è la desolazione e il dramma che stanno vivendo i balneari.