Ostia, nuovo colpo al tesoro del boss Carmine Fasciani. Sequestro per 10 mln
Confiscati 14 immobili tra Roma e Capistello e 9 quote societarie
Il boss di Ostia Carmine Fasciani colpito da un altro provvedimento di sequestro. Quattordici immobili tra Roma e Capistello, in provincia dell'Aquila, nove società e quote societarie intestate a prestanome per un valore di circa 10 milioni di euro sono stati confiscati dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma che hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo e contestuale confisca dei beni emesso dalla Corte di Appello di Roma, Terza Sezione Penale. Si tratta di un sequestro propedeutico alla confisca dei beni nei confronti di persona colpita da sentenza di condanna, emessa dalla Corte d'Appello di Roma lo scorso 10 dicembre per traffico illecito di sostanze stupefacenti.
Classe 1949, pluripregiudicato, noto alle cronache come il maggiore esponente della criminalità organizzata operante sul litorale romano, il boss Carmine è stato già condannato per violazione alla legge sugli stupefacenti, per estorsione ed usura, e per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, sulla quale si basa l’attuale provvedimento di sequestro.
L’attuale sequestro e contestuale confisca riguarda, oltre ai beni già in precedenza sottoposti a sequestro, anche alcuni beni intestati ad appartenenti alla famiglia di origine di Carmine Fasciani, tra cui la madre Domenica Fantozzi.
L'ultimo provvedimento di sequestro risale allo scorso 24 giugno, e comprendeva la confisca di bar, ristoranti, supermercati, quote societarie, cinque autovetture, 29 unità immobiliari, quote societarie e titoli finanziari, per un valore di 20 milioni di euro. Tra cui anche lo stabilimento balneare “Village” simbolo dell’egemonia dei Fasciani sul litorale di Ostia, attualmente risultano gestiti dagli amministratori giudiziari, nominati dal Tribunale.
Condannato per violazione alla legge sugli stupefacenti, per estorsione ed usura, e per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, sulla quale si basa l’attuale provvedimento di sequestro.