Roma
Ostia, processo Spada: Raggi in aula. Angeli: “Minacciato anche mio figlio”
La giornalista di Repubblica Angeli testimonia al processo: "Non ho ascoltato gli ordini di Carmine Spada"
La giornalista di Repubblica Federica Angeli chiamata a testimoniare al processo a carico di alcuni esponenti del clan Spada: “Carmine ha minacciato anche mio figlio di 8 anni”.
Emergono nuovi particolari nel processo a carico di due membri della famiglia Spada di Ostia. Angeli ha raccontato ai giudici quanto accaduto il 17 luglio 2013, quando assistette dal balcone di casa a un tentativo di duplice omicidio. Carmine Spada, dalla strada, intimò a tutti di chiudersi in casa, abbassando le tapparelle per non vedere quello che stava succedendo, ma la giornalista si rifiutò, nonostante il marito provasse a farla rientrare nell'appartamento.
"Sono 1736 giorni che vivo sotto scorta. In questi anni ho ricevuto minacce dirette e indirette, insulti e intimidazioni sui social, fino al proiettile che mi è stato spedito recentemente", ha dichiarato Angeli.
"Anche mio figlio, quando aveva 8 anni, venne preso di mira da Carmine Spada, che gli fece il gesto del segno della croce sotto casa nostra. Due imputati vennero sotto la mia abitazione a brindare perché erano stati scarcerati - ha proseguito la cronista - Vivo blindata, non posso nemmeno affacciarmi dal balcone di casa, proprio da lì dove ho visto la i fatti".
Tornando all'episodio sul quale è stata chiamata a testimoniare, Angeli ha detto: "Carmine Spada intimò alle persone che si erano affacciate alla finestra di rientrare dentro. Disse: 'Che cosa guardate? Lo spettacolo è finito. Tutti dentro!'. In quel momento ho sentito le tapparelle abbassarsi. Io sono rimasta lì, anche se mio marito mi diceva di rientrare. Non eseguo gli ordini di uno Spada".