Ostia, rinviato a giudizio l'ex numero 1 del commissariato per favori ai clan
Antonio Franco è accusato di corruzione per aver favorito alcune sale scommesse
L'ex dirigente del commissariato di Ostia Antonio Franco è stato rinviato a giudizio con le accuse di corruzione, rivelazione del segreto d'ufficio, soppressione di atti, falsità e false dichiarazioni al pm, violazione del codice in materia di protezione dei dati personali.
Mentre Ostia nelle ultime settimane sembra dominata dall'anarchia, le indagini sui casi aperti in passato stanno facendo uscire la polvere rimasta nascosta sotto al tappeto. A finire nei guai è infatti colui che avrebbe dovuto detenere la legalità del X Municipio: il dirigente del commissariato.
Secondo l'accusa, Antonio Franco favoriva imprenditori legati alla criminalità del litorale, arrivando a coprire Ottavio Spada perché non risultasse tra i frequentatori delle sale scommesse di Mauro Carfagna. Anche il titolare delle sale giochi di Ostia è stato rinviato a giudizio insieme ad altre 6 persone coinvolte nei traffici illeciti di cui 4 ex agenti del commissariato.
Antonio Franco è finito agli arresti domiciliari nel luglio del 2016 e, stando a quanto emerso alle indagini, in qualità di dirigente di polizia avrebbe favorito in varie occasioni Mauro Carfagna per la gestione delle sale scommesse. In particolare, Franco avrebbe truccato i controlli ai locali di Carfagna, avvisandolo in anticipo dell'arrivo degli agenti o modificando a posteriori le pratiche compilate.
Nel dicembre dello scorso anno Antonio Franco era già stato condannato a quattro anni in abbreviato nell'ambito di un processo per peculato e falso. L'accusa era quella di aver utilizzato una autovettura Smart assegnatagli dal commissariato per scopi personali.
Intanto a Ostia Nuova si stringe il pugno della giustizia sugli assalitori della troupe televisiva di Nemo, pestata e minacciata lo scorso 7 novembre.
Oltre all'ormai famosa testata inferta da Roberto Spada al giornalista Daniele Piervincenzi, infatti, le botte al cronista e al videomaker erano arrivate anche da altre persone vicine a Spada.
Giovedì è finito in manette Ruben Nelson Alvez Del Puerto, un 28enne di origine uruguaiana, che ora dovrà rispondere delle accuse di violenza privata e lesioni aggravate dal metodo mafioso.
Su richiesta della Dda della Procura di Roma, che si sta occupando delle indagini, i Carabinieri hanno eseguito il nuovo fermo. Secondo i pm Giovanni Musarò e Ilaria Calò, Del Puerto avrebbe partecipato attivamente all'aggressione contro Piervincenzi e il cameraman Edoardo Anselmi. Nei prossimi giorni verrà fissato l'interrogatorio di garanzia.
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