Roma

Ostia senza bagnini, distrutta l'economia estiva. Tuffi vietati

Avvisi del Comune a Capocotta e Castelporziano: "Non ci sono i bagnini"

E' la prova della resa: stabilimenti sotto sequestro e spiagge libere senza assistenza per i bagnanti. Quella del 2016 passerà alla storia come l'estate senza servizi e la conseguente distruzione di un'economia che dava lavoro per mesi a migliaia di persone, soprattutto ragazzi, impegnati nell'attività stagionale.
Così dopo le spiagge Spqr e Arca di Ostia, è iniziato a Capocotta e Castelporziano il posizionamento dei cartelli che indicano l'assenza di bagnini sulle spiagge libere del litorale. Entro il fine settimana, assicurano gli addetti ai lavori, gli avvisi verranno esposti su tutti i tratti d'arenile dove manca il servizio di salvataggio e sulle entrate dei Cancelli. Anche i servizi igienici di Castelporziano sono in fase di ripristino, l'apertura dei bagni pubblici è prevista nei prossimi giorni.
Nel frattempo i gestori dei chioschi hanno collocato dei bagni chimici a disposizione della clientela. Rimangono senza servizi igienici le spiagge di Capocotta dove gli ex gestori dei chioschi chiusi proseguono con l'autodemolizione delle strutture abusive. Autodemolizione invece ferma al chiosco del 4 Cancello di Castelporziano l'ultimo rimasto intatto dopo che ad aprile 2015 le ruspe dell'amministrazione comunale avevano cancellato gli ampliamenti abusivi realizzati dagli altri 4 chioschi. ‎I gestori del chiosco, dopo la sentenza del Consiglio di Stato che lo scorso 20 maggio aveva respinto il ricorso presentato, hanno chiesto e ottenuto di procedere ‎all'autodemolizione che sarebbe dovuta concludersi in tempi rapidi: entro una decina di giorni. Ad oggi gli ampliamenti abusivi sono ancora in piedi e l'esercizio in piena attività.