Roma

Ostia, si riaccende la guerra tra clan. L'ipotesi della Dda. Minacce a Spada

La direzione distrettuale antimafia indaga sugli episodi di minacce ed intimidazioni

Ostia come il far west, continua l'escalation di agguati e minacce tra le strade del litorale romano. Dopo le due sparatorie in tre giorni entrano nel vivo le indagini della Dda, che ipotizza uno scenario degno della serie tv Suburra: una guerra tra clan per il controllo del territorio.

 

Il business criminale dell'X Municipio sarebbe quindi la causa degli atti intimidatori ai danni degli Spada, che hanno nei giorni scorsi gettato nel terrore i residenti. Come la gambizzazione di due uomini (tra cui il nipote di Terenzio Fasciani, fratello del boss Carmine Spada), avvenuta in una pizzeria la scorsa settimana. Oppure i colpi di pistola esplosi contro la porta di casa di Silvano Spada, cugino di Roberto, e i calci e i pugni sferrati sulla porta dell'abitazione del fratello di Silvano, risalenti alla scorsa domenica. Alla base ci sarebbe infatti una nuova spartizione di usura, droga e gioco d'azzardo, dettata dal vuoto di potere scaturito dopo l'arresto di Robero Spada, che avrebbe dato il via ad una sanguinosa lotta tra diversi esponenti. Uno scenario da film, che allarma magistrati e istituzioni, con la Prefettura di Roma che sta vagliando in queste ore se aumentare o meno i controlli delle forze dell'ordine sul territorio. La neo presidente M5S Giuliana di Di Pillo, dei Cinque Stelle, sarebbe difatti intenzionata a convocare entro fine dicembre una seduta straordinaria sulla sicurezza. Un tavolo d'emergenza al quale parteciperebbero, oltre alla sindaca di Roma Virginia Raggi, i rappresentanti delle forze dell'ordine, il prefetto Paola Basilone e il ministro dell'Interno Marco Minniti.